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Coronavirus, la circolare ai Comuni:
stop anche a cinema e discoteche

EMERGENZA - Ecco le disposizioni inviate dalla Regione alle amministrazioni locali per adeguarsi all'ordinanza emanata martedì per contenere il rischio contagio: via libera agli allenamenti negli impianti sportivi

 

L’incontro di ieri fra il presidente Ceriscioli e il direttivo Anci

 

Coronavirus, la Regione dopo la prima cabina di regia ha diramato la circolare ai Comuni per chiarire i contenuti dell’ordinanza. Erano molto attese dalle amministrazioni locali le disposizioni relative all’applicazione della tanto discussa ordinanza emanata dal governatore Ceriscioli martedì mattina, il documento che di fatto ha aperto uno scontro istituzionale con il governo. Ieri infatti, mentre salivano a tre i casi di contagio accertati nella nostra regione, molti sindaci della provincia avevano chiesto chiarimenti per capire esattamente come attenersi all’ordinanza. Alcuni, come il primo cittadino di Civitanova Fabrizio Ciarapica e altri colleghi dell’Ambito 14, in polemica con Ceriscioli, tanto da arrivare a chiederne il commissariamento. E così stamattina, come annunciato è arrivata la circolare.

Ecco il testo integrale:

La lettera a) del punto 1 dell’ordinanza 1/2020, stabilisce la sospensione delle manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura. In tal senso devono intendersi sospese quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali determinando significative concentrazioni di persone in luoghi pubblici. Si fa riferimento quindi a eventi e manifestazioni di qualsiasi natura (sportiva, culturale, sociale, economica e civica, ecc.). Vanno incluse tra le attività da sospendere le seguenti manifestazioni: fiere, mercati straordinari e sagre, attrazioni e luna park, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ivi comprese le discoteche e le sale da ballo, eventi e manifestazioni promozionali (meeting, convegni e sfilate, ecc.). Sono consentite le attività musicali presso i locali ove queste non rappresentino attività prevalente. In via generale non sono sospese le attività che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi). Si precisa che potranno dunque rimanere aperti i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, centri musicali e scuola guida), gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.), e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazione di persone. Sono escluse da tale sospensione anche le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive ivi comprese i pubblici esercizi e le mense, nonché le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone. Sono altresì escluse dalla sospensione le attività svolte da guide e accompagnatori turistici (limitatamente a gruppi composti da non oltre le 10 persone). Sono consentiti i mercati rionali e comunali, ovvero le attività commerciali svolte ordinariamente e programmate. Non possono essere inclusi nella sospensione i centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovanili, centri per anziani, orti urbani, ecc.) per la parte di ordinaria attività. Non possono essere pertanto ricomprese nella sospensione, le attività di sostegno, supporto e riabilitazione alle persone anziane e diversamente abili (es: servizi semiresidenziali e centri diurni) e attività di accoglienza per persone in situazioni di fragilità sociale (es: centri di pronta accoglienza). Non si intendono sospese le celebrazioni civili di matrimoni ed esequie. Per quanto attiene alle celebrazioni religiose si rinvia alle disposizioni adottate dai vescovi delle Marche, nonché alle eventuali disposizioni adottate dagli organi delle altre Comunità religiose.

Il punto 6 dell’Ordinanza 1/2020 obbliga gli individui che negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso nelle Marche dalle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle Autorità sanitarie delle Regioni di pertinenza, dalle aree della Cina interessate dall’epidemia ovvero dalle altre aree del mondo di conclamato contagio, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria territorialmente competente. La definizione di area oggetto di provvedimenti restrittivi si basa sulle informazioni attualmente disponibili e quindi, in base al DPCM 23 febbraio 2020. I Comuni della Regione Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e il Comune della Regione Veneto: Vò. Tale definizione può essere rivista in base all’evoluzione della situazione epidemiologica e delle conoscenze scientifiche disponibili. Tutto ciò che non è espressamente sospeso dall’ordinanza n. 1/2020 deve intendersi consentito.

(Segue servizio completo)

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