«Visto l’aggravarsi della situazione, poiché nelle Marche siamo arrivati a due decessi e oltre 60 casi di Coronavirus, diffusi principalmente nella provincia di Pesaro Urbino, oggi estesi anche nelle province di Ancona e Macerata, emettiamo una nuova ordinanza. Adottiamo le misure necessarie a contenere la diffusione del contagio, a partire dalle 00 del 4 marzo fino alle ore 24 dell’8 marzo, su tutto il territorio regionale. Quindi in questo periodo in tutte le Marche sono sospese le attività didattiche e le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura». Questo il messaggio del Governatore Ceriscioli che pochi minuti fa ha firmato la nuova ordinanza. Scuole e atenei chiusi da domani fino a domenica 8 marzo compresa. La Regione ripercorre nell’ordinanza l’evolversi del contagio a partire dal 25 febbraio quando si è registrato il primo caso positivo in provincia di Pesaro. Oggi «risultano positivi 61 pazienti su 200 test effettuati (confermati 6 casi dall’Istituto superiore di sanità e i restanti non ancora processati. Si sono già verificati due decessi. Dei 61 pazienti risultano ricoverati in terapia intensiva 9 pazienti, in malattie infettive 28, in isolamento domiciliare 22». I pazienti sono distribuiti come segue: Pesaro 26, Fano 10, Vallefoglia 5, Urbino 4, Montecalvo in Foglia 2 Cartoceto 2, Gabicce 2, Colli al Metauro 1, Tavullia 1, Sassocorvaro 1, Sassofeltrio 1. In provincia di Ancona sono quattro i casi: tre nel capoluogo, uno ad Osimo. In provincia di Macerata invece la regione segnala 1 caso a Macerata e 1 caso a Matelica. Rispetto al punto fatto stamattina dal governatore Ceriscioli, non cambiano i casi positivi complessivi delle Marche: 61.
Nel testo dell’ordinanza, però, a differenza di quanto comunicato dal Gores in prima battuta, è cambiata la dislocazione dei casi stessi: nel Pesarese restano 55, nell’Anconetano scendono a 4 e nel Maceratese salgono a due. Resta da capire il caso del 33enne originario della provincia di Reggio Emilia, che lavora a Civitanova. Il suo potrebbe essere stato un caso non confermato dal secondo accertamento oppure un caso conteggiato in un altra città. Risultano in isolamento domiciliare 425 totali, di cui 418 casi asintomatici, 7 sintomatici e complessivamente in isolamento domiciliare 65 operatori sanitari. Per quanto riguarda il testo dell’ordinanza, sono sospese tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura. I servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado (comprese quindi le università in cui sono sospese lezioni, esami e lauree). Idem per l’alta formazione professionale e della formazione, tranne le attività svolte a distanza o quelle relative alle professioni sanitarie (compresi i tirocini). Restano sospesi i viaggi di istruzione sia in Italia che all’estero. Chiudono inoltre i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura e le biblioteche. Sospesi infine i concorsi pubblici tranne quelli relativi alle professioni sanitarie per i quali però dovranno essere garantite le misure igieniche del caso. I treni regionali e tutto il trasporto pubblico dovrà essere disinfettato ogni giorno. Chi è stato negli ultimi 14 giorni in aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità sanitarie delle regioni di pertinenza o sia tornato nelle Marche dalle aree della Cina interessate dall’epidemia o da altre aree del mondo di conclamato contagio, deve comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’agenzia sanitaria territorialmente competente. Il punto di vista sanitario e anche della comunicazione resta in mano al Gores, che deve supportare la Protezione civile per quanto riguarda interventi di assistenza, controlli e pianificazione degli interventi. Il coordinamento è in capo alla Cabina di regia, che viene costituita con l’ordinanza, e a cui partecipano Protezione civile, Servizio sanità, Servizio politiche sociale, le Prefetture, Anci Marche e Gores.
(servizio aggiornato alle 20,46)
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