
Marinangeli in tribunale
di Federica Serfilippi
Ergastolo: questa la condanna chiesta questa mattina dal pm Paolo Gubinelli nei confronti di Maurizio Marinangeli, il 58enne chiaravallese accusato di aver rapinato e ucciso la mattina del 17 luglio 2018 Emma Grilli, sua vicina di casa. La richiesta è arrivata al termine di una lunga e articolata requisitoria durata due udienze, durante le quali il sostituto procuratore ha ricostruito il contesto del delitto e il quadro probatorio della vicenda avvenuta in via Verdi, a Chiaravalle. Non c’è stata sentenza. Durante la prossima udienza, attesa per il 13 marzo, saranno le difese a parlare. A fine mese è atteso il verdetto. L’ergastolo è stato chiesto per i reati di omicidio volontario e rapina aggravata. Il pm ha fatto cadere la premeditazione, inizialmente contestata dalla procura. Marinangeli, detenuto nel carcere di Pesaro, questa mattina non era presente in aula. I difensori avevano chiesto un rinvio sulla base della sospensione delle udienze decise dall’Organismo Congressuale Forense per l’emergenza Coronavirus, ma l’istanza è stata respinta dalla Corte d’Assise.

La salma portata via da Via Verdi
Emma Grilli, 85 anni, era stata trovata priva di vita dal marito Alfio Vichi. Era riversa sul lavandino della cucina, in un lago di sangue. Fatale era stata una coltellata inferta alla gola. Da casa erano spariti quattro gioielli appartenuti alla vittima, poi ritrovati dai carabinieri di Ancona in un Compro Oro di Falconara. Marinangeli aveva ottenuto 400 euro. In parte, secondo la procura, erano stati impiegati per giocare al Lotto (il 58enne soffre di ludopatia), per portare a pranzo fuori il figlio minorenne e per saldare un prestito del valore di 60 euro contratto con un conoscente di vecchia data. Stando al pm, «L’imputato ha ucciso subito Emma Grilli, andando in cucina. Non c’è stata discussione e alcun eccesso d’ira. Uccidere era l’unico modo per prendere i gioielli e venderli». L’imputato è stato definito come «come unico attore possibile dell’omicidio». In lui, come ha precisato il pm, non c’è l’ombra di una «malattia psichica. È freddo e presente a se stesso, sia prima che dopo l’omicidio». Il 58enne ha sempre negato di essere il killer di Emma Grilli.
(servizio aggiornato alle 17)

I gioielli rubati alla vittima
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