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Ladri al campo sportivo,
rubano anche il defibrillatore:
«Aiutateci a riacquistarne un altro»

OSIMO - L'appello del presidente del San Biagio Calcio, Gianni Cecati, a concittadini e istituzioni dopo il raid di stanotte che oltre a provocare danni nello spogliatoio e nell'ufficio, ha privato l’impianto sportivo del Dae indispensabile per la sicurezza dei giocatori

La rete di recinzione del campo sportivo a San Biagio di Osimo tagliata dai ladri

 

Raid notturno dei I ladri al campo sportivo di San Biagio: oltre i danni ingenti lasciati nello spogliatoio, nel bottino anche il defibrillatore acquistato dalla società San Biagio Calcio. Per introdursi nello ‘stadio’ della frazione osimana, stanotte gli sconosciuti hanno oscurato le telecamere di sorveglianza tranciando i fili elettrici e hanno tagliato la rete metallica di recinzione.

i segni di effazione sulla porta dell’ufficio nello spogliatorio del campo sportivo di San Biagio di Osimo

Come se non bastasse la situazione di incertezza per i rischi da Covid-19 e i disagi per un’annata passata sempre in trasferta a causa il maltempo di luglio scorso che ha reso inagibile il Comunale di San Biagio, adesso il club, fa sapere una nota ufficiale, deve fare i conti anche con migliaia di euro di danni per il furto della notte scorsa. I malviventi sono entrati nelle segreterie e nel magazzino, portando via cassette degli attrezzi, sedie e perfino il defibrillatore che la società, usando fondi propri, aveva comprato qualche anno fa rispondendo all’obbligo di legge imposto per le strutture aperte al pubblico. Un furto questo che colpisce non solo la società ma tutti i suoi tesserati che frequentano la struttura che,  tra prima squadra e settore giovanile,  coinvolge oltre 150 persone.

«E’ davvero un’annata disgraziata, spero – si appella il presidente Gianni Cecati – che la comunità locale e il Comune possano darci una mano, almeno ad acquistare il nuovo defibrillatore che avevamo appena rinnovato l’autunno scorso, perché quest’anno per giocare sempre lontano da San Biagio abbiamo già avuto spese inizialmente impreviste alle quali ora si aggiunge la necessità di comprare il Dae, indispensabile per rendere sicuro l’impianto sportivo. Anche se ora l’attività dei nostri tesserati è sospesa per i rischi legati al Covid-19, dovremo comunque ricomprarlo per farci trovare pronti alla ripresa dell’attività e sono almeno altri mille euro di spesa, senza considerare i danni agli infissi e il materiale rubato che andrà sostituito».

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