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Polveri sottili nell’aria di Jesi
per la sabbia del deserto

CORONAVIRUS - Il traffico è calato da settimane per il lockdown collegato all'emergenza sanitaria ma le centraline Arpam hanno segnalato uno sforamento delle Pm 10 negli ultimi 3 giorni del mese di marzo

Una centralina mobile Arpam (foto d’archivio)

 

 

Gli jesini sono reclusi in casa, come il resto degli italiani, nel rispetto delle disposizioni governative ancti-Covid 19. Il traffico veicolare in città è sensibilmente diminuito ormai da settimane ma nei giorni scorsi, il 28, 29 e 30 marzo, la stazione di Viale del Lavoro dell’Arpam – Agenzia Regionale per l’Ambiente della Regione Marche – ha registrato valori di Pm10 incredibilmente sopra la media (rispettivamente 126, 114 e 63 microgrammi per metro cubo nella media delle ventiquattr’ore, a fronte di un valore limite di 50). Una situazione incredibile che ha imposto al Comune di verificare con l’Arpam se si fosse vericato un guasto alle strumentazioni che rilevano le polveri sottili.«Gli uffici tecnici del Comune – rimarca una nota dell’Amministrazione comunale di Jeis – hanno subito chiesto spiegazioni all’Arpam dell’anomalia, tenuto conto che in queste settimane di traffico praticamente fermo i valori della centralina erano di gran lunga più bassi del valore limite. Effettuate le verifiche, l’Arpam ha comunicato che si è trattato di un evento di tipo sahariano e cioè che l’innalzamento dei valori è stato determinato dalla sabbia trasportata dal vento del deserto africano. La presenza di polveri sottili nel frattempo è rientrata nei valori normali».

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