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Vendono caratteri grafici
e raccolgono quasi 7mila euro
da donare agli ospedali

L'IDEA è di Marco Romano e Valentina Casali, titolari di uno studio a Jesi. Hanno poi coinvolto 60 artisti e professionisti del settore

Marco Romano e Valentina Casali, grafici di Jesi che hanno dato via al progetto

di Elisabetta Pugliese

Creano caratteri speciali, numeri e lettere in vari stili, coinvolgendo anche altri artisti e disegnatori, e li mettono in vendita per aiutare gli ospedali delle cinque regioni più colpite. Questa l’idea di Marco Romano e Valentina Casali, grafici e titolari dello studio Sunday Büro di Jesi che hanno voluto mettere a disposizione degli altri le loro competenze professionali e fare qualcosa per sostenere gli operatori sanitari in questo periodo di emergenza Covid-19. Insieme agli altri membri del team, Pasquale Moretti e Arduino Serpilli, fin dai primi giorni del lockdown hanno riflettuto sul modo ideale per poter dare una mano: «Io e mia moglie Valentina siamo grafici specializzati nel disegno di caratteri tipografici e font da computer – racconta Marco Romano – da professionisti del settore ci siamo chiesti quale potesse essere il nostro compito in questa situazione di emergenza e come poter fare la differenza. Consapevoli delle nostre competenze, abbiamo deciso di farle fruttare per qualcosa che andasse oltre il nostro lavoro quotidiano, che potesse realmente aiutare chi ha bisogno. Disegniamo lettere – dice – quindi abbiamo deciso di provare a metterle in vendita e destinare il ricavato agli ospedali delle regioni più colpite dalla pandemia».

Il logo del sito Lettera40

I due professionisti si sono messi subito all’opera, costruendo il sito web Lettera40, decidendo poi di fare le cose più in grande: «Abbiamo chiesto una mano ad altri nostri colleghi, designer, fumettisti e artisti di vario genere, e li abbiamo coinvolti nel progetto – spiega Romano – In circa 60 hanno aderito all’iniziativa, con positività e fierezza, donandoci delle lettere disegnate da loro. Per la grandezza, abbiamo stabilito il format di 23×23 cm, perché è più semplice reperire cornici di queste dimensioni, poi abbiamo preso accordi con uno stampatore che ci ha garantito un prezzo. Man mano che i colleghi ci inviavano i loro contributi, noi li caricavamo sul sito, arrivando complessivamente a quasi 500 lettere diverse. Dal 25 marzo, abbiamo dato spazio agli ordini, stabilendo come termine ultimo per gli acquisti il 25 aprile – sottolinea – in cui abbiamo chiuso ufficialmente la campagna benefica. Abbiamo raccolto poco più di 6.700 euro in 187 ordini, con 357 post venduti in totale. Siamo molto contenti».

Uno dei poster venduti sul sito

Dalla fine della raccolta fondi, il team ha raccolto tutto il materiale da inviare allo stampatore e proprio ieri ha diviso il ricavato e ha fatto i bonifici a favore delle strutture selezionate. «Ora viene la parte più impegnativa – spiega il titolare dello studio – perché dobbiamo stare attenti a gestire la fase di produzione e di spedizione. Contiamo di ricevere il materiale pronto entro una settimana o dieci giorni, per poi inviarlo a chi l’ha richiesto. È stato un onore per noi poter dare una mano – conclude – da professionisti, con “design” intendiamo progettualità al servizio delle persone, quindi abbiamo voluto mettere le nostre competenze a disposizione di tutti coloro che ogni giorno affrontano l’emergenza in prima linea. Ci sembra il minimo, il sostegno in questo momento è fondamentale».

Arduino Serpilli

Pasquale Moretti

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