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Il sindaco Mangialardi
studia con gli ambulanti
la ripartenza dei mercati

SENIGALLIA – «Accoglibili le proposte formulate dai commercianti in vista della riapertura del 18 maggio nel rigoroso rispetto delle regole sul distanziamento sociale» commenta

Il sindaco Maurizio Mangialardi in videoconferenza

 

 

«Un po’ come avvenuto per il settore turistico, anche per quanto concerne il comparto del commercio ambulante le indicazioni del governo nazionale rispetto ai tempi e alle modalità di riapertura necessitano di maggiore chiarezza. Anche perché stiamo parlando di attività che, anche nella nostra regione, generano redditi per migliaia di persone, le quali, a causa dell’emergenza sanitaria, sono state tra le più colpite dal punto di vista economico e rischiano di essere quelle che, senza interventi mirati, faticheranno maggiormente a rialzarsi». Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi accoglie e valuta l’appello lanciato dagli ambulanti senigalliesi e dalla Confartigianato sulla difficile situazione del commercio ambulante.

«Per quanto riguarda Senigallia – aggiunge Mangialardi – da parte dell’Amministrazione comunale non c’è alcuna difficoltà ad accogliere le principali proposte formulate dai commercianti in vista della riapertura del 18 maggio. Per esempio, siamo assolutamente favorevoli alla ripresa del mercato in piazza Garibaldi, purché ciò avvenga nel rigoroso rispetto delle regole, prima fra tutte quelle inerenti il distanziamento sociale, e magari mettendo a disposizione dei clienti tutti quegli accorgimenti necessari a evitare possibili contagi come la distribuzione di guanti monouso. Analogo discorso vale per lo spostamento delle attività ubicate sotto i portici: credo non ci siano ostacoli al dislocamento sul lungofiume o sul lungomare, le categorie ci facciamo pervenire una proposta capace di mettere d’accordo gli ambulanti e noi la valuteremo cercando di venire incontro a tutte le loro esigenze». «Sul sostegno al reddito e alla domanda di liquidità – conclude il sindaco – vale quanto già realizzato per tutte le altre attività economiche, ovvero lo slittamento delle scadenze dei tributi con la possibilità, se il governo sosterrà le richieste dell’Anci, di cancellare i ratei relativi ai mesi del lockdown e di procedere a una loro riduzione per il restante periodo dell’anno».

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