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Primo Maggio, l’elicottero
della Polizia va in avaria

CONTROLLI - Le Forze dell'Ordine hanno monitorato il territorio, costa compresa, con l'ausilio di aeromobili. Uno di questi è stato però costretto a un atterraggio di fortuna sulla spiaggia di Grottamare - VIDEO

 

di Andrea Ferretti

Primo Maggio con brivido, ma per fortuna non è successo nulla di grave. In tarda mattinata, infatti, un elicottero della Polizia di Stato ha avuto un’avaria e il suo pilota è stato costretto a un atteraggio di fortuna. L’imprevisto è avvenuto sulla spiaggia di Grottammare, all’altezza di una delle ultime concessioni balneari del versante nord.

L’elicottero ha toccato terra, o meglio sabbia, a pochi metri dall’acqua. Sul posto, di gran carriera dopo essere stati allertati via radio, i colleghi di una pattuglia in servizio nella zona. In attesa di essere trasportato in officina, il velivolo bianco-azzurro è rimasto lì.

A proposito di servizi e controlli, è stato un Primo Maggio anomalo a causa dell’emergenza Coronavirus, ma tutto sommato anche molto tranquillo, sia per i cittadini che per le Forze dell’Ordine.

Trattandosi di un giorno festivo, queste ultime – come deciso in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto – hanno intensificato i controlli. Come avvenuto il 25 aprile e, prima ancora, a Pasqua. E’ filato tutto liscio, anche se qualche sanzione c’è scappata lo stesso nei confronti di chi è stato beccato lontano dalla propria abitazione, magari a bordo di un’auto, senza una valida giustificazione.

Il “mare di Ascoli” quando poteva essere frequentato

Una giornata decisamente più “calma” rispetto al 25 Aprile, anche questa caratterizzata da un clima quasi estivo. I controlli sono stati effettuati sia a terra che dal cielo, con l’ausilio di elicotteri. E, come sempre, anche in mare grazie alle “sentinelle” della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza.

Ad Ascoli un occhio particolare è stato riservato alle sponde del torrente Castellano, a Porta Cartara, dove c’è il cosiddetto “mare di Ascoli”.

Lì, infatti, il 25 Aprile diversi giovani si erano ritrovati, come se nulla fosse, a seguito del solito tam-tam sulle rete. Un appuntamento non passato inosservato alle Forze dell’Ordine che, per fortuna e giustamente, lo fecero saltare sul nascere. Stavolta non ce n’è stato bisogno. Meglio così.

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