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I pazienti Covid curati
a casa dalle Usca:
«Tanti nel mese di aprile»

OSIMO - Il medico Guido Sampaolo, coordinatore delle Unità speciali di continuità assistenziale del distretto a Sud di Ancona, traccia il bilancio dei primi 30 giorni di attività

Le Usca di Osimo Stazione con il dottor Guido Sampaolo (seduto al centro)

 

«Nel primo mese di della nostra attività sul territorio: nel mese di aprile 2020 abbiamo effettuato 86 visite domiciliari, “arruolando” le persone con la malattia sospetta o conclamata, “monitorandole” per telefono 329 volte; abbiamo eseguito 91 tamponi per la ricerca del Covid-19; abbiamo posto in terapia (specifica o di supporto) 43 pazienti. Non male, considerato che abbiamo iniziato il 6 Aprile e che inizialmente non avevamo i Dpi (cioè le protezioni individuali per esporci in sicurezza) e nemmeno le strumentazioni diagnostiche portatili a domicilio». E’ il bilancio tracciato dal medico Guido Sampaolo, coordinatore delle tre Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) del distretto a Sud di Ancona (con sede a Osimo Stazione) che operano dal pieno dell’epidemia di Covid 19 nei Comuni della Valmusone, tra Osimo, Castelfidardo, Loreto, Camerano, Numana, Sirolo e Offagna, a servizio di un bacino d’utenza di circa 100mila abitanti. Un supporto indispensabile perché grazie alla medicina territoriale i contagaiti sono stati curati a casa prima che fosse necessaria l’ospedalizzazione. «Grazie alla generosità di tante Imprese e privati cittadini siamo stati ricoperti di tutto il materiale necessario e così le Usca hanno “preso il largo”» sottolinea Sampaolo. Tra le ultime donazioni va segnalata quella della ditta “Farmagroup” di Camerano che ha fornito alle Usca una cospicua dotazione di saturimetri.

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