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A tu per tu con i ladri
«Minacciati col piede di porco»
(Foto/Video)

PORTO RECANATI - Il racconto choc di Mila Montecchiani e del marito Massimo Bravi: ieri sera in tre hanno cercato di entrare nella loro casa di Montarice. L'allarme ha fatto sfumare il colpo, ma se li sono trovati davanti: «Restiamo increduli sull'orario in cui hanno provato ad entrare, le 22,30 di un sabato d'estate. E' la seconda volta in sei anni». Le telecamere hanno ripreso tutto il blitz

 

A tu per tu con tre ladri, notte choc per una coppia a Porto Recanati.  Il colpo sfuma. E’ successo ieri sera in via Padre Biagio Valentini, quartiere Montarice. Protagonisti loro malgrado Mila Montecchiani e il marito Massimo Bravi.

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In due stanno provando a forzare la porta finestra, con il terzo a fare da palo

«Eravamo a cena a casa di amici, non distante dalla nostra abitazione – racconta la donna – quando alle 22,38 a me e mio marito arriva il messaggio sul telefono dell’allarme di casa che si era attivato. Si era appena alzato un forte vento e pensavamo potesse essere stato quello a far scattare l’allarme, ma abbiamo deciso comunque di andare a controllare. Mio marito ed un amico sono passati per i garage risalendo poi le scale che portano al giardino di casa e un altro amico ha raggiunto la nostra abitazione passando per i campi circostanti. I ladri erano ancora lì che cercavano di entrare, erano in tre. Hanno rotto la tapparella e non appena è scattato l’allarme hanno aspettato si spegnesse per proseguire il loro lavoro, probabilmente non si aspettavano che saremmo arrivati. Mio marito con un amico gli hanno urlato contro facendoli scappare verso il campo, uno di loro si è girato verso mio marito che provava ad inseguirli alzando il braccio con il piede di porco ancora in mano come per fargli capire che se si fosse avvicinato lo avrebbe colpito. Il nostro pensiero è andato subito al nostro amico che stava arrivando esattamente dalla direzione presa dai ladri, infatti se li è trovati davanti e anche a lui hanno fatto il gesto di volerlo picchiare con il ferro».

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Uno dei tre in azione

I ladri a quel punto sono scappati in direzione del cimitero, sempre inseguiti dal marito della donna e da un suo amico, questa volta però in Vespa.  «Li hanno individuati e illuminati con i fari – aggiunge Mila Montecchiani – così si sono appiattiti sul terreno e non appena mio marito ha preso il telefono per avvisare i carabinieri che già erano stati allertati e che subito sono arrivati in zona, i tre ladri si sono separati prendendo direzioni diverse. Fortunatamente il sistema di allarme collegato con il telefono ci ha permesso di accorgerci subito di quanto stava accadendo, restiamo increduli sull’orario in cui hanno provato ad entrare, le 22,30 di un sabato d’estate e anche del fatto che nonostante sia suonato l’allarme abbiano tranquillamente proseguito nel tentativo di aprire le persiane ed entrare. Solo più tardi vedendo i video della telecamera ci siamo accorti che avevano anche svitato le luci del giardino che si accendono automaticamente con i movimenti. Questa è la seconda volta in sei anni che i ladri tentano di entrare in casa nostra. Nel 2014 ci riuscirono mentre dormivamo e non ci accorgemmo di nulla. Proprio in seguito a quell’evento decidemmo di installare l’allarme. Questa volta inoltre i carabinieri sono intervenuti subito con due pattuglie che hanno girato a lungo nel quartiere alla ricerca dei malviventi».

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Il palo copre le spalle agli altri due

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