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Ecco la squadra di Dipende da noi,
Mancini: «Siamo la sinistra etica,
un’alternativa positiva» (Foto/Video)

MARCHE 2020 – Iniziata la raccolta delle firme per la candidatura dei 30 aspiranti consiglieri regionali che accompagneranno la corsa del prof di Macerata verso palazzo Raffaello. Tra i nomi, l'ex segretario generale della Fiom Marche Domenico Ciarrocchi, insieme a tanti civici. Padrino della lista, l'ex governatore D'Ambrosio. «Non siamo noi a disperdere i voti, il centrosinistra non ci ha ascoltati. Longhi era una possibilità seria per realizzare una candidatura unitaria»

La squadra di Dipende da Noi

 

di Martina Marinangeli

(foto/video di Giusy Marinelli)

«È una squadra di persone che fanno politica per passione e non la intendono come mestiere». Il prof Roberto Mancini presenta così la pattuglia dei 30 aspiranti consiglieri che lo accompagneranno nella corsa alle Regionali di settembre. Stamattina al Passetto di Ancona, il candidato dello schieramento Dipende da noi, affiancato dal “padrino” della lista, l’ex governatore Vito D’Ambrosio, ha illustrato i punti programmatici ed introdotto il suo team, «composto da persone impegnate nel volontariato, nella conoscenza, nella ricerca ed anche nell’agricoltura biologica, che è un altro modo di fare economia». Il movimento civico non ci sta a farsi bollare come «quello che disperde i voti a sinistra», favorendo l’avanzata del centrodestra di Acquaroli, già con il vento in poppa, perché «votare noi vuol dire iniziare un metodo nuovo per fare politica, quello della partecipazione e della cura del bene comune. Se non c’è questo, ogni voto andrà disperso perché confermerà il vecchio sistema politico». Mancini ricorda inoltre come «a febbraio abbiamo avuto un incontro con il centrosinistra ed abbiamo chiesto due cose: discontinuità netta rispetto alla direzione della giunta Ceriscioli, soprattutto su sanità, servizi e terremoto, ed un candidato o, ancora meglio, una candidata, che fosse veramente espressione di un’autentica coalizione. Sul primo punto abbiamo avuto un no chiaro; sull’altro, ci era stato detto che sarebbe emerso un candidato civico, ma dopo pochi giorni è venuta fuori la candidatura di Mangialardi. A quel punto, abbiamo deciso di correre in modo autonomo perché non c’era più spazio per un accordo vero. L’ex rettore della Politecnica Sauro Longhi era una possibilità seria per realizzare una candidatura unitaria per tutti, mentre Mangialardi ci sembra in totale continuità con Ceriscioli e con quel metodo di governo». E dunque vada per la corsa in solitaria, con uno sguardo privilegiato rivolto a quei potenziali elettori «che, per sfiducia, ormai non votano più, ed a chi esprimerebbe solo un voto di protesta. Questo invece è un voto per costruire, un’alternativa positiva».

Da sinistra, il candidato presidente Mancini e l’ex governatore D’Ambrosio

Il prof definisce lo schieramento «sinistra etica: sinistra nel senso di universalità, poiché nessuno deve essere escluso, ed etica perché non è faziosa, ma improntata alla costruzione della convivenza. La nostra filosofia si ispira all’Art.3 della Costituzione: la Repubblica rimuove gli ostacoli che impediscono ai cittadini di godere dei loro diritti fondamentali». Le priorità programmatiche individuate da Dipende da noi passano per una revisione della gestione sanitaria, un cambio di passo sulla ricostruzione post-sisma ed un’attenzione particolare all’ecologia, «chiave per ripensare i modelli economici e sociali». A ciò, si affianca «la responsabilità in prima persona, come si evince anche dal nome dello schieramento, perché le forze politiche in campo sono solo apparentemente avverse, ma in realtà condividono un modello di potere che vede la politica come strumento di comando. Noi vogliamo proporre invece una partecipazione organizzata».

Ecco i nomi dei 30 candidati di Dipende da noi: Roberto Mancini, docente di Filosofia teoretica all’Università di Macerata. Per Ancona, l’insegnante Lucia Albanesi, il regista Andrea Antolini, il medico Mauro Borioni, l’ex candidato sindaco di Monsano Paolo Campanelli, l’ex segretario generale della Fiom Marche Giuseppe Ciarrocchi, l’ex consigliera comunale di Falconara Lara Polita, la ricercatrice universitaria Maria Letizia Ruello, il medico di pronto soccorso a Senigallia Emanuela Sbriscia. Per il Pesarese, sono in campo l’antropologa e libraia Genni Ceresani, l’architetto Massimo D’Agnillo, la bracciante agricola Maria Giovanna Depau, il pensionato Corrado Filippini, l’educatore per persone con disabilità Vittorio Ondedei, il docente e fondatore del GAS di Pesaro Alessandro Panaroni, la progettista grafica Laura Testasecca. Nella provincia di Macerata corrono la cofondatrice della Bottega del commercio equo e solidale di Civianova Elisabetta Giorgini, l’insegnante Katiuscia Merlini, il presidente della sezione maceratese di Italia Nostra Antonio Pagnanelli, l’impiegata Barbara Salcocci, il dipendente regionale Matteo Simoni, il prof di Botanica all’Univpm FabioTaffetani. A Fermo ci sono l’infermiere Fabio Bernardini, l’operatrice sociale Luisella Pieroni, l’ex dirigente per l’integrazione socio-sanitaria della Regione Stefano Ricci e la volontaria Mina Viscione. Chiude l’elenco Ascoli con l’insegnante Paola Cantalamessa, il medico Francesco Corradetti, il docente Fabrizio Leone e la consulente e formatrice manageriale Paola Maria Petrucci.

 

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