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«L’indice Rt nelle Marche è 0,85:
Siamo meno a rischio di altre regioni
Metà dei nuovi contagi viene dall’estero»

L'ESPERTO - Marco Pompili, responsabile dell’osservatorio epidemiologico delle Marche, ogni giorno elabora i dati sul Covid. «Massima attenzione ai focolai. Lo screening di chi rientra dai Paesi dove ci sono più casi funziona e ce lo dicono i dati. Riusciamo a intercettarli»

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di Gianluca Ginella

«Nelle Marche l’indice Rt è di 0,85, abbiamo una situazione di rischio più bassa rispetto ad altre regioni (la settimana scorsa ce n’erano dieci con Rt superiore a 1). Da agosto la metà dei contagi che abbiamo avuto nelle Marche, 82 su 159, sono dovuti a persone che tornavano dall’estero». A dirlo è Marco Pompili, responsabile dell’osservatorio epidemiologico delle Marche, l’uomo che elabora i dati che quotidianamente il Gores fornisce con le schede (blu, gialla e arancio) che ormai nelle Marche tutti conoscono e tanti attendono per sapere come si sta evolvendo la situazione. L’indice Rt, sinteticamente, è un parametro che misura la potenziale trasmissibilità della malattia infettiva. Pompili sull’andamento dei contagi spiega che «Nelle Marche è similare a quello nazionale, ha un contesto di incremento nell’ultimo periodo: c’è una decorrenza endemica, come diciamo in gergo, che significa senza numeri importanti, in tutta la nazione con focolai sparsi a livello nazionale. Focolai che necessitano molta attenzione.

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Tabella sull’andamento nelle Marche del ministero della Salute

Sono quelli di persone che vengono dall’estero, sono quelli in ambito famigliare e del divertimento». Oggi non è più come a febbraio e marzo «sono quasi tutti asintomatici. Li rintracci solo con una fase di screening. E oggi questo c’è». Chi rientrata da Spagna, Grecia, Malta e Croazia, deve sottoporsi al tampone. Funziona lo screening? «Sì, e lo dico con i dati: non ci sono stati accessi al pronto soccorso di casi venuti dall’estero – continua Pompili -, quindi vuol dire che li abbiamo intercettati». Dal primo agosto «abbiamo avuto 159 casi in regione, 82 sono dall’estero. Significa la metà dei casi. La provincia di Ascoli, che ha vissuto una incidenza bassa fino a qualche settimana fa, in questo periodo con ritorni dall’esterno e focolai in ambito di divertimento e domestico, ha una incidenza più alta di contagi: ne ha avuti 44 dal primo agosto, 22 di provenienza dall’estero. La provincia di Pesaro ha avuto 71 casi, 36 di provenienza dall’estero. Anche in questo caso uno su due».  La provincia di Macerata? «Ha una condizione molto buona, nell’ultimo mese rappresenta il 10% dei casi della regione – dice Pompili -. Solo a inizio luglio ha avuto una incidenza più alta per via dei contagi dell’Hotel House di Porto Recanati. Oggi l’andamento è comparabile a Fermo». Dove c’è stata la vicenda del “Tucano’s”, il locale di Porto San Giorgio dove è andato a cena un giovane di rientro dall’estero, poi risultato positivo. Ci sono stati altri casi di contagi per chi era al Tucano’s? «No, non ce ne sono stati altri». Tanti temono una ripresa dei casi verso l’autunno, «è ovvio che in estate, che si sta all’aperto e le goccioline di saliva nell’aria si assorbono subito c’è una situazione più sfavorevole al virus» conclude Pompili.

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