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«Pulite il parco dopo il pic-nic»
Finisce con una zuffa
la mattinata ecologica dei volontari

ANCONA - Gli attivisti di “Arcopolis” oggi al lavoro nell'area verde del campetto 'Pacifico Ricci' al quartiere Archi. A guastare un po’ la festa, verso mezzogiorno un litigio con 2 ragazzi impegnati in un pranzo proprio nel bosco. Un componente dell’associazione ha chiesto loro di non lasciare rifiuti e dopo le parole sono iniziati gli spintoni. Sul posto sono arrivate le volanti della polizia e un’ambulanza del 118 che ha accompagnato un 26enne all'ospedale - FOTO/VIDEO

di Giampaolo Milzi

(foto/video  Giusy Marinelli)

In attesa che il Comune si dia da fare presto e sul serio per una manutenzione periodica e profonda, a “resuscitare” con un’appassionata ondata di pulizia e decoro l’area parco del Campetto “Pacifico Ricci” al quartiere Archi ci ha pensato stamattina la settantina di persone che ha accolto l’appello dell’associazione, anch’essa rionale, “Arcopolis”. Quattro ore di lavoro duro, dalle 9,30 alle 13,30, perché la situazione di degrado nella zona era da terzo mondo. Con un fuori programma finale. I membri di “Arcopolis”, affiancati dai residenti di questo microcosmo multietnico della città – bambini, ragazzi, giovani, anziani, donne e uomini di mezza età, tanti fratelli migranti – hanno operato in modo certosino, armati di un pollice verde davvero esemplare, indossando le mascherine, dotati di guanti, bidoni e recipienti per la raccolta (messi a disposizione dal circolo “Il Pungitopo” di Legambiente Ancona) di una valanga di immondizie di ogni tipo sedimentatesi nei vari ettari del parco bosco – più simile ad una giungla, malamente illuminato, purtroppo spesso frequentato anche di notte da balordi, senzatetto e tossicodipendenti – che da via Fornaci Comunali sale su fino in via Pergolesi, inglobando il campetto di calcetto. In una atmosfera di festa e allegria, con tanto di punto di ristoro (dolci, caffè, bevande, predisposto in un angolo della struttura sportiva al’aperto) e un registratore a diffondere musica.

Decine i sacchi e i bidoni riempiti dagli attivisti volontari di rifiuti di ogni tipo, anche ingombranti: un aspirapolvere e una cyclette rotti, bottiglie di vetro, pezzi di plastica “a go go”, di ferro e di legno. Ma soprattutto centinaia di siringhe usate, molte infilzate in un “albero del’orrore”, recuperate con uno strumento apposito in tutta sicurezza. Si può dire che neanche un metro quadro del sito infestato, comprese le scalette che si imboccano da via Fornaci, trasformato in piratesca discarica, è stato privato dell’azione di risanamento. Ripulita anche la targa dedicata a Pacifico Ricci, l’armatore del peschereccio “Malvina Madre”, deceduto in un incidente in mare una quindicina d’anni fa, ieri presente il figlio Elvisio. Mesi fa, per la terza volta, dei vandali avevano divelto la parte superiore della targa con la dedica a Pacifico, che recitava “Non c’è amore più grande che dare la propria vita per le persone che uno ama”. Elvisio Ricci sostituirà ancora una volta a sue spese il supporto con la dedica. “Dare la propria vita per le persone che si amano” e che amano il loro quartiere. E la gran parte degli “arcaroli” è ormai da anni unita da un forte legame affettivo, che riguarda anche il loro quartiere, appunto.

Merito in gran parte dell’opera di sensibilizzazione sociale, civica, culturale di “Arcopolis”, nata tre anni fa, che raccoglie in sé anche le forze di altre associazioni degli Archi, e che organizza vari eventi. Come le due edizioni del torneo di calcetto “Educalci” in collaborazione con la coop Polo 9 (2018 e 2019), al quale hanno partecipato una decina di squadre multietniche di bambini e ragazzini, e “El riò nel palò” (altro torneo di calcetto) svoltosi nella primavera dello scorso anno, dove hanno giocato i più grandi. «Per la verità tre settimane fa, su nostro sollecito, nel bosco sono arrivati gli operatori di AnconAmbiente, hanno portato via perfino materassi. – ha spiegato Silvio Boldrini, presidente di Arcopolis – Ma è chiaro che non basta, era dal 2018, mi pare, che non si facevano vedere qui”. “Questo parco, virtualmente bellissimo, si trova cronicamente in stato di abbandono, ostaggio di spacciatori e di gente che si disfa illecitamente di rifiuti. – ha continuato Boldrini – Il Comune ha ottenuto che la polizia venisse più di frequente a controllare. Ma questa situazione di degrado non si risolverà con interventi di polizia, l’Amministrazione comunale provveduto raramente ad una opera di manutenzione vera, con ritardo e sempre perché sollecitata da noi. Chiediamo che si sporchi le mani in mondo puntuale e periodico e che installi un impianto di illuminazione efficace». Già, “che si sporchi le mani”. Come fa Arcopolis. Sulle magliette dei suoi soci, oltre a mani che reggono un arcobaleno, campeggia proprio la scritta “Sporcamoce le ma’”, che era anche il titolo dell’ìniziativa di stamattina.

Quella con cui interagisce Arcopolis è una comunità di quartiere speciale, che punta molto su integrazione culturale e qualità della vita, da qui un appello di Boldrini alla sindaca e all’assessore alle Manutenzioni Foresi: «Che agiscano sul serio per riconsegnare questo bosco, pieno di uccelli e scoiattoli, alla pubblica fruibilità, lo ripeto, in piena sicurezza. Noi, come sempre, siamo pronti a dare una mano, che mettano ci nelle condizioni di farlo e ci forniscano una sede associativa – conclude Boldrini. – Noi abbiamo sempre cercato di essere collaborativi e propositivi col Comune, speriamo che si crei un saldo rapporto con l’Amministrazione comunale». Se ciò avverrà, quando il bosco e l’area che lo circonda saranno davvero stabilmente risanati, Arcopolis ha intenzione di tirar fuori dal suo cantiere di idee, forse già la prossima primavera, almeno altri due eventi: la seconda edizione del torneo “El riò nel palò”; e soprattutto la manifestazione “Ars in my heart”. Nel secondo caso, saranno invitati artisti agli Archi, Arcopolis farà loro conoscere il quartiere e gli abitanti, ci sarà conoscenza reciproca e confronto, e gli artisti troveranno ispirazione per creare delle opere pittoriche murali, sia nel parco, che lungo le scalette di via Fornaci; un’opera sarà dedicata alla memoria di Pacifico Ricci. A guastare un po’ la festa, un brutto episodio, intorno alle 12. Due ragazzi hanno deciso di concedersi un estemporaneo pic-nic proprio nel bosco. Un componente di Arcopolis li ha notati e ha chiesto loro di ripulire, dopo che avevano finito. Per tutta risposta, sostiene di essere stato insultato. Ne è nato un diverbio, quasi una zuffa: dopo le parole sono arrivati gli spintoni. Sono intervenute sul posto alcune volanti della polizia per riportare la calma. Uno dei due ragazzi si sarebbe dato alla fuga, l’altro è stato identificato. E’ arrivata anche un’ambulanza del 118 che ha accompagnato al pronto soccorso uno dei giovani coinvolti nel diverbio, un 26enne di origine nigeriana che aveva richiesto una consulenza medica.

 

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