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L’assessore ritarda all’incontro,
i sindacati se ne vanno
Quelli che restano raggiungono l’accordo

PROTESTA - Filippo Saltamartini è stato accusato da Fvm, Uil, Fesmed, Cisl, Cgil e Cimo di non essersi presentato. La difesa di Anaao Assomed Marche e Aaroi: «Non lo avete aspettato, ha accolto le nostre richieste su incentivi e volontarietà»

 

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«L’assessore alla Sanità della Regione non si è presentato all’incontro». «No, è arrivato con qualche minuto in ritardo e non lo avete aspettato. Ha accolto le nostre richieste su incentivi e volontarietà». E’ scontro tra le sigle sindacali dei medici. Da una parte Fvm con il dottor Angellotti, Uil con il dottor Nigro, Fassid con il dottor Argalia, Fesmed con il dottor Politi, Cisl con il dottor Brandoni, Cgil con il dottor Pesaresi, Anpo con il dottor Tocchini, Cimo con il dottor Moretti che ieri pomeriggio hanno duramente criticato Filippo Saltamartini. «L’incontro di oggi fra la Regione Marche ed i sindacati ha visto l’assenza dell’assessore alla Sanità, nonostante la richiesta fatta dalla maggioranza dei sindacati della Dirigenza dei Medici e Veterinari aderenti all’Intersindacale che rappresenta il 76% degli iscritti della Regione, con un documento ufficiale con cui si richiedeva formalmente la sua presenza». Ma i rappresentanti sindacali di Anaao Assomed Marche e Aaroi, che hanno avuto la pazienza di attendere il suo arrivo, hanno trovato l’accordo con l’Assessore regionale e stigmatizzano la presa di posizione delle altre sigle come riportato in una nota: «Al tavolo non hanno partecipato le altre sigle sindacali della dirigenza medica che, seppur convocate e presenti, hanno abbandonato la riunione prima dell’arrivo dell’Assessore Saltamartini, giunto con pochi minuti di ritardo. Il ruolo del sindacato – hanno aggiunto i segretari regionali – deve essere quello di essere al fianco di chi è in trincea ed ha assolutamente bisogno di certezze in merito al riconoscimento del proprio lavoro in questo momento di difficoltà. Allontanarsi dal tavolo negoziale specialmente in questo momento storico – hanno concluso – non consente di definire meglio alcuni punti di un accordo regionale indispensabile a sostenere chi ogni giorno veste la tuta per la sua protezione e per le cure ai malati, e non fa nemmeno l’interesse dei moltissimi cittadini-pazienti che dovranno la loro vita a coloro che stanno prestando la propria opera con professionalità e abnegazione».

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L’assessore Filippo Saltamartini

Le due sigle che rappresentano medici, dirigenti sanitari, anestesisti e rianimatori avevano sollecitato nei giorni scorsi la Regione Marche a prevedere forme incentivanti destinate non solo agli operatori del Covid Hospital di Civitanova ma presso tutte le strutture regionali delle Marche e che tali risorse fossero individuate attraverso il reperimento di fondi ulteriori e impegnati mediante delibera regionale. «Tra i punti nodali – hanno detto i segretari di Anaao e Aaroi Oriano Mercante e Marco Chiarello – c’era il principio della volontarietà per il reclutamento dei dirigenti e, in ogni caso, l’applicazione degli istituti contrattuali. Ci incontreremo nuovamente nelle prossime ore per sottoscrivere l’accordo». Durissimo invece l’intervento delle altre sigle sindacali. «I componenti dell’Intersindacale, che da tempo attendono un confronto con l’assessore – tuonano – si sono rifiutati di proseguire il confronto e pertanto sottolineano che, ancora una volta, disattendendo gli impegni assunti, la Regione Marche, ha trasmesso all’ultimo momento la bozza di proposta per la gestione del Covid Hospital di Civitanova, non permettendo ai sindacati di potersi confrontare adeguatamente e fornire eventuali contributi in occasione dell’incontro di ieri. I componenti dell’Intersindacale riscontrano che, prescindendo da qualunque informazione e/o confronto con le organizzazioni sindacali, sono state assunte decisioni per noi inaccettabili in merito a medici, in reparto Covid, con specialità a nostro avviso non equipollenti, creando, altresì significative ricadute sulla capacità di offrire cure adeguate anche alle gravi malattie ‘non Covid’ e sovraccaricando, di fatto, il personale. Segnaliamo che mentre si formulano proposte sulla premialità per chi opererà presso il Covid Hospital di Civitanova, ancora non sono state corrisposte, in diverse strutture, le premialità, della prima fase, dovute e promesse. Sosteniamo inoltre che gli incentivi che saranno previsti per il Covid Hospital dovranno essere erogati a tutte le strutture regionali che trattano il Covid e che le risorse aggiuntive dovranno essere a carico dei bilanci aziendali. Riteniamo fondamentale che sia chiarito l’istituto della mobilità, previsto per il Covid Hospital di Civitanova, nonché quello della attività aggiuntiva che, potrà essere solo volontaria e svolta solo dopo avere assolto il debito orario. Alla luce di tutto ciò, sottolineiamo ancora la impellente urgenza di avere un immediato incontro con l’assessore».

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