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Galleria Dorica e via Montebello:
rifugi di clochard e sbandati

ANCONA - Nel passaggio pedonale sopraelevato che porta in via Curtatone, ci sono giacigli, cartoni, ma anche resti di cibo e bottiglie di birra vuote. La rabbia dei residenti: «Non hanno timore nemmeno delle telecamere che sono presenti». Alloggi di fortuna nei giorni scorsi sono spuntati anche sul portico che si affaccia su corso Garibaldi

Il passaggio pedonale che collega via Montebello con via Curtatone

 

di Alberto Bignami

E’ una vicenda annosa ma che purtroppo va ormai avanti da anni. Si tratta del passaggio che collega via Montebello con via Curtatone, a poche decine di metri di distanza dalla centralissima piazza Pertini, dove «di giorno si raggruppa gente a bere e fare i propri bisogni negli angoli mentre di notte – dicono i residenti – c’è chi ci dorme e poi fa altrettanto».
Il passaggio «non si è capito se sia privato ad uso pubblico oppure di proprietà del Comune – continuano – ma rimane il fatto che avanti così non si può andare. I cartoni, usati poi come giacigli, sono a volte appoggiati al muro mentre altre rimangono a terra e volano via con il vento». La presenza di persone che qui vi hanno trovato una sorta di rifugio è evidente. Qui si trovano borse e borselli al cui interno probabilmente è contenuto qualcosa. E, ancora, cuscini e coperte ma anche cibo. «Di giorno – continuano – c’è chi si raggruppa con altre persone e beve alcolici fino a notte. Non hanno timore nemmeno delle telecamere che sono presenti e installate sui muri. I muri poi – commentano – sono pieni zeppi di scritte fatte con le bombolette spray e nemmeno le finestre sono state risparmiate dalla vernice. E’ una situazione di degrado che ha superato qualsiasi limite soprattutto perché ogni giorno che passa, è sempre peggio».
La vicenda non finisce qui. «Attorno abbiamo poi altri due ruderi – ricordano: l’ex Ipsia dove tuttora la gente riesce ad entrare passando da una finestra rotta nella via che dà alle spalle del Palaveneto, e quindi l’ex Benincasa che ormai sta crollando su se stesso. La piazzetta Largo Donatori di Sangue è spesso frequentata da gente che si accampa per bere vino seduta sulle panchine. Qualcosa – concludono – siamo certi si possa fare per ridare un po’ di dignità alla zona ma purtroppo sembra che non interessi a nessuno». Anche la Galleria Dorica tra corso Garibaldi e corso Mazzini sembra essere diventata un alloggio per i senzatetto. Nei giorni scorsi, nelle ore notturne, sul pavimento sono spuntate coperte, valigie e giacigli di fortuna su cui hanno trovato un rifugio chi, una casa, non ce l’ha.

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