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Zona rossa, Jesi chiude tutte le scuole
«La situazione rischia
di andare fuori controllo»

ORDINANZA firmata dal sindaco Bacci e valevole fino al 5 marzo. Attività regolari a Falconara e Senigallia

Il sindaco Bacci

 

Scuole chiuse a Jesi fino al 5 marzo. A decretarlo è stato con un’ordinanza il sindaco Massimo Bacci. Nessuna attività per gli asili nido, le materne, le elementari e le prime medie. Seconde, terze e gli istituti superiori sono già in didattica a distanza dalla scorso sabato dopo il provvedimento firmato dal governatore Acquaroli. Le parole del sindaco Bacci: «Il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri prevede che se l’incidenza settimanale dei casi Covid è superiore a 250 ogni 100 mila abitanti scatta in automatico la zona rossa. A Jesi siamo ad un numero di casi più che doppio rispetto a tale soglia. Non solo: la percentuale di incremento di contagio nelle varie fasce di età da 0 a 18 anni è ad un livello tale da far venire i brividi. Ecco perché – non essendo stato assunto a livello regionale, con l’introduzione della zona rossa, anche un provvedimento di sospensione dell’attività didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado – ho ritenuto doveroso assumere io tale decisione a partire da domani e fino a venerdì prossimo. Me ne assumo la paternità, come faccio sempre, tra l’altro essendo come sindaco il primo responsabile della sanità pubblica. Capisco e comprendo i disagi che possono crearsi – specie per quelle famiglie dove i genitori lavorano e hanno difficoltà a trovare qualcuno a cui lasciare i figli più piccoli – ma la situazione, credetemi, rischia di andare davvero fuori controllo se non si assumono decisioni drastiche. Ad ulteriore chiarimento: lo stesso nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, che entrerà in vigore sabato 6 marzo, prevede la didattica a distanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado di città inserite in zona rossa. E dunque tale scenario, purtroppo, si prefigurerà ancora a lungo».

Il sindaco Massimo Olivetti

Nessuna restrizione per le scuole di Falconara e Senigallia.  «In considerazione dei dati relativi al Comune di Senigallia – ha fatto sapere in una nota l’amministrazione –  con particolare riferimento alla situazione ad oggi registrata negli istituti scolastici del territorio, il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, sentiti i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città e gli altri sindaci dell’ambito territoriale, ha ritenuto di non adottare al momento provvedimenti di chiusura delle scuole primarie, dell’infanzia e del primo anno della secondaria di primo grado. I dati del contagio relativi alle scuole primaria e dell’infanzia non presentano infatti numeri tali da suggerire l’adozione di ordinanze di chiusura. Resta libera, come previsto dall’ordinanza regionale, la facoltà dei dirigenti scolastici di adottare singoli provvedimenti di attivazione della Didattica a Distanza per i plessi dove i numeri relativi al contagio o le singole situazioni di rischio lo suggeriscano. La situazione verrà monitorata quotidianamente nei prossimi giorni in collaborazione con Asur per verificare l’opportunità di eventuali provvedimenti da adottare nel territorio».

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