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Omicidio a Senigallia,
26enne ucciso con un colpo di pistola:
sospetti sul padre

LA TRAGEDIA è avvenuta oggi pomeriggio. A chiamare i soccorsi è stata la vittima, Alfredo Pasquini. Il papà, Loris, sta venendo ascoltato dai carabinieri. Il colonnello Carrozza: «Al momento non ci sono stati arresti»

Le forze sull’ordine sul luogo dell’omicidio

 

di Alberto Bignami

Omicidio a Senigallia, ucciso con un colpo di pistola un 26enne, Alfredo Pasquini. Il padre del giovane, il 71enne Loris Pasquini, ex dipendente delle Ferrovie, è sospettato. Prima della sparatoria c’è stata una lite. Al momento il padre della vittima sta venendo ascoltato dai carabinieri.

«Non ci sono arresti» dice il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, il colonnello Cristian Carrozza. La tragedia è avvenuta in una zona di campagna, in via Sant’Antonio, nella zona del Vallone, intorno alle 17,35 di oggi pomeriggio. Da una casa, al civico 128, dove vive un 26enne, A. P., col padre ed è partita una chiamata di soccorso. A fare la chiamata di soccorso, prima di morire, è stato lo stesso Alfredo, ferito al petto con un colpo di pistola. Sul posto sono intervenuti il 118 e gli operatori dell’emergenza hanno anche richiesto l’intervento dell’eliambulanza. Ma quando gli operatori sono arrivati sul posto ormai non c’era più niente da fare. Immediato anche l’intervento dei carabinieri. Da subito è apparso evidente ai militari che quanto accaduto non poteva ricollegarsi ad un suicidio o ad un incidente. Lo chiarisce il colonnello Carrozza: «Sicuramente non è un suicidio – spiega il comandante provinciale a Cronache Ancona -. E’ un omicidio e attualmente stiamo verificando la posizione del padre. Lo stiamo ascoltando. Al momento non c’è nessun arresto». Di sicuro si sa che «C’è stata una lite nei pressi del casolare di campagna dove i due abitano: il figlio sopra e il padre sotto. Ma tutti gli accertamenti sono in corso» continua Carrozza.

(Servizio in aggiornamento)

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