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«Una data non basta!»:
baristi e ristoratori protestano
davanti a Palazzo Raffaello

ANCONA - Sit-in pacifico stamattina con striscione esposto dagli attivisti di Brum davanti alla sede della Regione Marche. Da lunedì potranno tornare a lavorare solo i locali che dispongono di spazi esterni e in maniera ridotta. «E' l'ennesima discriminazione: chiediamo interventi immediati, radicali e coraggiosi per salvare chi sta pagando di più questa crisi» sollecitano. Martedì si replica

Lo striscione srotolato dai ristorato e baristi di Brum

Chi paga il “rischio ragionato” delle riaperture delle attività della ristorazione solo all’aperto e con il coprifuoco fermo alle ore 22? A domandarselo è il comitato Brum che unisce i baristi e ristoratori delle Marche e che stamattina ha esposto, in segno di protesta durante un sit in pacifico, uno striscione davanti a Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche che parla chiaro. Lo slogan grida: ‘Una data non basta: tu ci chiudi, tu ci paghi’. «Oggi ci sarà la commissione regionale sul commercio, martedì 27 la seduta del Consiglio eegionale. Abbiamo deciso in queste due occasioni di farci sentire e vedere perché non possiamo più subire in silenzio questa situazione di perenne emergenza. Le vite di tanti della categoria Horeca (e non solo!) sono in bilico e non sarà la mezza riapertura del 26 a salvarle. – fanno sapere gli attivisti di Brum in una nota – Da oltre un anno le nostre attività sono demonizzate ingiustamente, subiscono normative, restrizioni e chiusure molte volte esagerate. Da lunedì solo chi ha un “esterno” potrà rincominciare a lavorare ed anche in maniera ridotta, l’ennesima discriminazione per qualcun altro. Quest’ultimo decreto , cosi come i precedenti, assomiglia ad una bruttissima lotteria del essenziale e del non essenziale: tanti perdono, pochi vincono e in palio non ci sono bamboline ma attività, lavoro e vite di famiglie intere. La differenza tra perdite e ristori/sostegni vari è allucinante, si può dire indegna, tante piccole attività sotto i 10 dipendenti sono a “rischio strutturale”».

Baristi e ristoratori chiedono «interventi immediati, radicali e coraggiosi per salvare chi ha sta pagando di più questa crisi. E’ urgente un cambio di passo dall’alto nella gestione della pandemia o alcune categorie di lavoratori pagheranno un conto davvero troppo alto.- prosegue il comunicato – Serve un racconto più realistico che non scarichi le responsabilità in basso ma che si assuma con umiltà il caos sanitario e del piano vaccinale, che sono i veri problemi. Per tutto questo oggi, che si riunisce la commissione sul Commercio, abbiamo deciso di aprire davanti all’ingresso della Regione uno striscione molto chiaro: “una data non basta!” Per il 27 invece abbiamo richiesto ed ottenuto di portare le nostre istanze nel ordine del giorno del consiglio regionale e vorremmo quel giorno essere sia dentro che fuori del palazzo regionale». L’invito a mobilitarsi pacificamente (e staticamente) davanti alla Regione è rivolto a tutta la categoria. Il prossimo appuntamento è per martedì prossimo alle ore 8.

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