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«Garantire i vaccini anti-Covid
anche a senzatetto e irregolari»

ANCONA - E' l'appello di Daniele Valeri, coordinatore dell’associazione 'Avvocato di Strada', rivolto al Governo per la sicurezza di tutta la comunità. «Nelle Marche i numeri si attestano su centinaia di persone senza tessera sanitaria e basterebbe aprire, in fase di prenotazione, una pagina anche per chi è sprovvisto di codice fiscale» spiega

Daniele Valeri

 

 

di Marco Benedettelli

Rendere il vaccino accessibile anche ai senza dimora, agli stranieri comunitari ed extracomunitari irregolari. «Di loro non si fa ancora menzione nelle imminenti programmazioni vaccinali, sia locali che nazionali. Nelle Marche sono diversi centinaia “gli invisibili”, le persone che, prive di residenza, non sono iscritte al Sistema sanitario nazionale. Per il loro diritto alla salute, e per la sicurezza di tutta la comunità, bisogna invece provvedere alla vaccinazione anticovid». L’appello arriva da Daniele Valeri, coordinatore dell’associazione Avvocato di Strada Ancona odv che grazie ai suoi sportelli e ai suoi servizi da 14 anni in città offre gratuitamente assistenza legale ai più fragili: homeless, migranti senza permesso di soggiorno, persone con storie difficili. A livello nazionale, l’associazione ha appena lanciato un appello, affinché il Governo prenda in mano la questione marginalità e vaccini, un punto che resta soprasseduto anche nelle ultime misure firmate dal Generale Figliuolo.

Senzatetto nella Galleria Dorica (foto d’archivio)

Spiegano infatti gli Avvocati di strada Italia: «Con ordinanza n.7/2021 il Commissario straordinario per l’emergenza Covid affronta un tema molto importante: assicurare una tempestiva somministrazione del vaccino ad alcune categorie di individui non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale ma che vivono temporaneamente in Italia: tra questi i cittadini italiani iscritti all’A.I.R.E.; i dipendenti delle Istituzioni dell’Ue; gli agenti diplomatici e il personale tecnico-amministrativo delle missioni diplomatiche; il personale di enti e organizzazioni internazionali sul territorio nazionale. In questa importante ordinanza però,  –  si sottolinea con preoccupazione – non vengono menzionati i cittadini italiani senza dimora, i cittadini extracomunitari e i comunitari Senzzirregolari: tutte persone che, al pari delle altre, presentano fragilità, possono ammalarsi e sono in contatto con il resto della popolazione – e dunque – è indispensabile prevedere che anche i cittadini italiani senza dimora, gli extracomunitari e i comunitari irregolari presenti sul territorio italiano, ma privi della tessera sanitaria, possano fare al più presto richiesta di essere vaccinati».

Clochard sulle scale del Teatro delle Muse (foto d’archivio)

In Italia gli stranieri irregolari sono circa 650 mila, i senza dimora più di 50 mila. Nelle Marche, parliamo almeno di centinaia di persone, anche più se si conteggiano tutti i braccianti irregolari delle campagne. Sono numeri che sfuggono nelle statistiche, sommersi. Per disporre di una tessera sanitaria, il primo passo è essere residenti in un Comune. Passaggio amministrativo non scontato. Molti italiano senza casa finiscono per vedersi revocata la residenza, agli stranieri comunitari invece questa spetta se si riesce a dimostrare di avere un reddito, per gli extracomunitari l’iscrizione arriva solo se si dispone di permesso di soggiorno. «Garantire il vaccino a chi è senza residenza non è di certo complicato, a livello logistico. Basterebbe aprire, in fase di prenotazione, una pagina anche per chi è sprovvisto di codice fiscale. Sia nelle prenotazioni digitali, sia in quelle in presenza – riflette Daniele Valeri – In questo processo resta fondamentale garantire protezione. I presidi medici devono rimanere luoghi protetti, in cui gli irregolari non vengano denunciati alle autorità, come in passato caldeggiato dall’ex Ministro dell’Interno Salvini. Siamo di fronte a un’emergenza sanitaria, e scordarsi di questi individui mette a repentaglio anche la sicurezza sanitaria generale e lede i loro diritti fondamentali».

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