
L’aeroporto Sanzio in una foto d’archivio
«Aerdorica Spa prende atto delle notizie apparse sulla stampa locale e augura buon lavoro alla magistratura ed agli organi inquirenti. Aerdorica Spa e il suo attuale management sono del tutto estranei alle vicende in oggetto ma si riservano di costituirsi parte civile nell’eventuale processo». Così la società che gestisce il Sanzio (privatizzata nel 2019) sull’inchiesta portata avanti dalla procura per peculato e bancarotta fraudolenta che vede indagate 29 persone, tra cui ex vertici di Aerdorica, sindaci, revisori, componenti del collegio sindacale. Le ipotesi di reato abbracciano un arco di tempo che va dal 2007 (dirigenza Marco Morriale) al 2019 (anno del concordato sotto il management dell’amministratore unico Federica Massei). In questo periodo – dice il pm Paolo Gubinelli – ognuno nel proprio ruolo avrebbe contribuito ad aggravare lo stato di insolvenza di Aerdorica (fino al 2019 il socio di maggioranza era la Regione) con sperpero di denaro, distrazioni di fondi pubblici e operazioni eccessive rispetto ai reali ricavi dello scalo dorico. Una situazione in parte già illustrata dal Ctu del tribunale (aveva parlato di «mala gestio» del Sanzio) nella relazione illustrata all’interno del percorso di concordato (leggi l’articolo).
Bufera su Aerdorica, 29 indagati: «Hanno portato la società al dissesto»
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