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Il vento soffia ancora sull’incendio
I 1900 ospiti del campeggio
rientrano dopo ore di attesa (Foto-Video)

FOCOLAI insidiosi minacciano ancora di riaccendere le fiamme e l'area bruciata sarà sorvegliata per tutta la notte. Poco dopo le 20 la buona notizia con la riapertura del Numana Blu dopo che era stata paventata a lungo l'ipotesi di trasferimento per gli ospiti. Castelfidardo invece mette a disposizione per i residenti della zona del rogo la palestra di Crocette e altre tre strutture
L'intervista ad uno degli ospiti del Numana Blu

 

L’incendio (foto di Federico De Marco)

 

Proseguiranno per tutta la notte le operazioni di spegnimento del grosso incendio partito da Castelfidardo che ha interessato anche i territori di Numana, Porto Recanati e lambito quello di Loreto.

Il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini con il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli

Per diverse ore sono rimaste  ‘sfollate’ dal camping di ‘Numana Blu’ e appese ad un filo di suspence le 1900 persone tra staff e villeggianti ospiti nei 50 bungalov, nelle tende e nei camper, fatti uscire subito dopo l’allerta incendio in attesa di trovare una sistemazione per trascorrere la nottata.  Poco dopo le 20 è arrivata la buona notizia:  la riunione tecnica ha deciso che tutti potranno rientrare nel camping con la garanzia della sorveglianza natturna di un cordone di uomini e donne della protezione civile.  «E’ stata una situazione difficile ma è stata risolta nel migliore modo possbile» ha commentato il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini, tirando un sospito di sollievo e ringraziando tutti i soccorritori che si sono adoperati in questa lunghissima domenica. Sul posto, per un sopralluogo, oggi pomeriggio erano arrivati oltre ai primi cittadini, anche il prefetto di Ancona, Darco Pellos e il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. Ancora chiusa la linea ferroviaria, si sta procedendo allo spegnimento con elicottero Aib regionale e con squadre a terra. La Regione fin dalle prime fasi dell’emergenza ha attivato il Comitato operativo che ha riunito al tavolo i sindaci e la protezione civile delle quattro città per studiare una soluzione pratica e coordinate le operazioni.  L’ipotesi più accreditata nel pomeriggio era quella che le famiglie dei turisti, fatte evacuare dal camping, potessero trovare alloggio almeno per  le prossime ore nel palasport di Numana ma con tutte le difficoltà collegate alle norme anti Covid. La seconda, quella che poi è stata preferita, che il campeggio venisse riaperto. Le strutture ricettive della Riviera del Conero, come quelle della fascia collinare, hanno registrato in questi giorni di alta stagione turistica il tutto esaurito.

Il canadair in azione

«Non c’è proprio possibilità di accogliere le persone evacuate negli alberghi», spiegava il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani, in prima linea come il collega di Numana per tutta la giornata nell’organizzazione dei soccorsi. «Per Castelfidardo il problema è minimo: sono state allontanate due famiglie dal luogo dell’incendio e abbiamo offerto ospitalità. Per i residenti del Comune di Castelfidardo interessati dall’emergenza incendio è stato comunque predisposto un punto di accoglienza nei pressi della Palestra Crocette in via Gandhi. Inoltre per l’emergenza di evacuazione dei comune maggiormente colpiti dal numero di persone evacuate abbiamo messo a dispozione altre 3 strutture. Il lavoro incessante dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e delle forze di polizia stanno facendo un lavoro eccezionale per domare le fiamme e per regolare il blocco della viabilità dovuto alla chiusura della statale e dell’autostrada. Speriamo che si possa arginare al più presto questa serie infinita di roghi. ». Il fuoco non è arrivato a minacciare il campeggio che è stato evacuato e chiuso in via precauzionale per almeno 6 ore, ma le raffiche di vento che hanno alimentato il rogo e che continuano a soffiare sulla cenere stanno riaccendendo focolai, con le fiamme sono la vera incognita perchè potrebbero prendere vie inattese in qualsiasi momento. I 35 vigili del fuoco, provenienti da tutta la provincia di Ancona e da Macerata, che stanno lavorando su un’area di diversi ettari, cercheranno di scongiurare i pericolosi ritorni di fiamma nelle ore notturne ma soltanto con mezzi via terra. Il canadair impiegato nelle operazioni di spegnimento del fuoco, un’ora fa è ritornato a Ciampino mentre l’elicottero dei vigili del fuoco ha fatto rientro alla base di Bologna.

Redazione CA

(ultimo aggiornamento alle ore 22.30)

(foto/video Giusy Marinelli e Federico De Marco)

Vasto incendio a Villa Poticcio: evacuate case e un camping

 

Il prefetto di Ancona, Darco Pellos

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