Via la «clausola capestro»:
il Bar del Duomo può rinascere

ANCONA – Dopo due mesi di confronti, c'è la quadra tra Comune ed Antonio Ambrosio, titolare del ristorante Giardino, che prenderà in concessione la struttura con una convenzione della durata di 25 anni

 

 

 

Si conclude con un lieto fine la travagliata storia del Bar del Duomo, finita in un limbo dal lontano 2013. La riapertura era rimasta finora impigliata nelle maglie della burocrazia e di un braccio di ferro tra Comune e concessionario che andava avanti da due mesi. è arrivata la svolta, grazie all’eliminazione di quella che Antonio Ambrosio – titolare del ristorante Il Giardino che avrà in concessione la struttura – aveva definito una «clausola capestro», ovvero quella che dava al Comune la possibilità di rientrare in possesso del bene immobile in qualsiasi momento. Un passaggio cancellato nel testo definitivo che sarà firmato a breve. La quadra è stata trovata lo scorso 13 dicembre e, come si legge nella convenzione, «fermo restando che il presente contratto non prevede specifiche ipotesi di recesso, l’Amministrazione potrà recedere dal contratto solo nei casi previsti per legge». La nuova convenzione avrà una durata di 25 anni e saranno a carico del concessionario «la manutenzione ordinaria/straordinaria della struttura a protezione del sito archeologico; l’accesso al sito archeologico dei visitatori sia durante gli ordinari orari di apertura del pubblico esercizio, sia in caso di chiusura, previo accordi con l’impresa, in occasione di visite guidate, visite scolastiche e comunque di eventi culturali organizzati dall’amministrazione comunale; la manutenzione delle aree verdi, l’apertura e chiusura dei bagni pubblici siti in Scalone Nappi successivamente alla ristrutturazione degli stessi da parte dell’Amministrazione Comunale».

(m.m)

Bar del Duomo, accordo trovato: rinnovata la concessione per 25 anni «Renderemo l’area di nuovo viva»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X