facebook rss

False vaccinazioni al Paolinelli:
infermiere in carcere, altri 49 indagati
«300 euro per un Green Pass»

ANCONA - Indagini della Squadra Mobile partite lo scorso dicembre. Tra i reati contestati a vario titolo: corruzione, falso ideologico e peculato. In quattro ai domiciliari: sarebbero stati gli intermediari dell'operatore sanitario. Il guadagno complessivo contestato è di 18mila euro. Sarebbero state almeno 50 le certificazioni indebite rilasciate - VIDEO

Centro vaccinale Paolinelli di Ancona

 

False inoculazioni per ottenere il Green Pass: 50 indagati. Infermiere finisce a Montacuto. L’indagine è esplosa questa mattina, quando le pattuglie della polizia sono arrivate, attorno alle 8, al centro Paolinelli di Ancona.  Da una delle Volanti è scesa una persona ammanettata. Si tratta di E.L. 50enne infermiere residente a Falconara, prelevato dalla propria abitazione e condotto al centro vaccinale dove sono stati effettuati una serie di accertamenti da parte da parte del personale della questura.
L’operazione in corso fin dalle prime ore della mattina, è frutto di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona e condotta dalla Squadra Mobile che ha portato all’emissione di 50 misure cautelari in ordine ai reati continuati di corruzione, falso ideologico e peculato commessi in concorso da altrettanti indagati, coinvolti in numerose vicende corruttive, finalizzate all’indebito rilascio di Green Pass.
L’ordine di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di un infermiere professionale addetto alle vaccinazioni proprio presso il Paolinelli di Ancona; oltre alla misura degli arresti domiciliari nei confronti di 4 persone ritenute intermediari nei fatti corruttivi e nel rilascio indebito del Green Pass.
Sono 45 i destinatari della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria: si tratta di persone  a cui sarebbe stato indebitamente rilasciato il Green Pass. Alcuni destinatari sono ancora in via di identificazione. Le false inoculazioni risalgono allo scorso dicembre.
Sembra che l’infermiere avesse il compito di far finta di somministrare il vaccino solo a determinate persone. Stando a quanto emerso fino ad ora, un falso Green Pass con tanto di inoculazione simulata del vaccino, veniva a costare dai 300 euro in su. Questo era infatti il compenso che intermediari e infermieri si dividevano e che nel tempo di appena un mese ha fruttato 18mila euro per un totale di 50 vaccinazioni false. Proprio la somma di 18mila euro è stata sequestrata dalla procura.
L’infermiere, tramite gli intermediari che facevano da procacciatori, a partire dal primo dicembre ha iniziato a effettuare le simulazioni che permettevano così, ai richiedenti, di essere ugualmente inseriti nella piattaforma del Ministero della Salute e ottenere la Carta Verde anche se non vaccinati.
Molti dei finti vaccinati sono stati identificati mentre altri sono in via di identificazione. Per loro la pena prevista al momento è quella dell’obbligo di firma o di dimora.
Il tutto avveniva all’interno del centro polifunzionale Paolinelli e la prima falsa vaccinazione scoperta dagli inquirenti nell’operazione denominata “Euro Green Pass”, è del primo dicembre scorso. Secondo gli inquirenti, in base alla visione del sistema di video-sorveglianza, anziché iniettare la dose, l’infermiere lo rendeva inservibile, disperdendolo nel cestino dei rifiuti. 
Quattro invece sono gli indagati, 3 di Ancona e uno di Civitanova Marche, per i quali sono stati richiesti gli arresti domiciliari. Non sono emerse complicità di altri componenti del personale sanitario. Anzi, sarebbe stato un medico a sporgere denuncia in questura dopo aver notato comportamenti sospetti dell’infermiere vaccinatore. 

(servizio aggiornato alle 11.45)

La dose di vaccino mentre viene gettata

La dose di vaccino mentre viene gettata

La dose di vaccino mentre viene gettata

Il momento dell’arresto di Luchetti

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X