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Fondi Pnrr, il Pd Fabriano:
«La Regione dimentica di finanziare
la sanità dell’area montana»

L’OSPEDALE ‘Profili’ soffre per carenza di personale, chiusura dei reparti, liste chilometriche di prenotazione. «Per il nostro territorio sono previsti soltanto poco più di un milione di euro per l'adeguamento per la sicurezza antincendio della struttura di Sassoferrato. Non un soldo per la ricostruzione dell'ala ospedaliera chiusa dal 2016 perché inagibile»

da sin. i consiglieri regionali Antonio Mastrovicenzo, Manuela Bora e il commissario Pd fabrianese Angelo Cola durante un convegno

 

 

«La regione dimentica di finanziare la sanità nel Fabrianese». Il Partito Democratico richiama l’attenzione delle forze politiche sociali sulla ripartizione dei fondi derivanti dal Piano nazionale ripresa e resilienza.«Sono oltre 180 milioni di euro che entro il 28 febbraio dovranno essere ripartiti dalla regione. Denari importanti che, se utilizzati, possono rilanciare la sanità del nostro territorio. La regione non ha fino ad ora comunicato come distribuire i fondi. – sottolinea in un comunicato il Pd Fabriano – Le notizie che ci giungono da fonti sindacali destano allarme e preoccupazione. Per il nostro territorio sono previsti soltanto poco più di un milione di euro per l’adeguamento per la sicurezza antincendio della struttura di Sassoferrato. Non un soldo per la ricostruzione dell’ala a ancora chiusa dal 2016 perché inagibile. Nulla neppure per l’innovazione tecnologica e acquisto di nuovi macchinari e, cosa ancora più grave, non si individua nel territorio fabrianese l’istituzione di una casa di comunità che dovrebbe essere, secondo quanto previsto dal Pnrr, il cuore pulsante della politica socio-sanitaria per l’assistenza domiciliare agli anziani e fragili».

Se venissero confermate queste scelte, i democrat fabrianesi ritengono che «si manifesterebbe una evidente volontà della giunta regionale nel voler affossare le speranze per il futuro della sanità fabrianese. Se non utilizzeremo questi fondi, questo treno non passerà più. Se ci giochiamo il futuro, le difficoltà si accumuleranno. Mancanza di personale, chiusura dei reparti, liste chilometriche di prenotazione e si metterà a rischio il rilancio di Fabriano come ospedale di primo livello. Auspichiamo che si sviluppi una sensibilità e un movimento contro queste scellerate decisioni. Ci chiediamo cosa ne pensano di questa situazione l’assessore Latini e gli altri consiglieri di maggioranza. La destra oltre ai selfie si preoccupa di Fabriano?!»

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