
Una Volante impegnata nei controlli (Archivio)
Altri due giovanissimi finiscono in carcere.
Si tratta di un 16enne e un 18enne, quest’ultimo da poco maggiorenne e minore all’epoca dei fatti, entrambi nati ad Ancona e di origini nordafricane. Sono stati individuati come coloro che nella serata del 30 novembre scorso si resero protagonisti di una rapina in centro.
Ad arrestarli sono stati gli agenti della questura dorica, su delega della procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito la misura cautelare del collocamento nell’istituto penitenziario minorile di Bologna nei confronti dunque dei due indagati, con l’accusa per entrambi del reato di rapina aggravata.
L’attività investigativa ha permesso di ricostruire quanto accadde quel martedì sera, tra le 19 e le 20, in Largo Donatori di Sangue, poco distante da piazza Pertini.
In quell’occasione, una studentessa si trovava a percorrere a piedi la scalinata che conduce alla via limitrofa, quando all’improvviso venne avvicinata da 2 giovani: mentre uno le mise le mani davanti agli occhi per coprirle la vista, usando quindi della violenza, l’altro ne approfittò per strapparle di mano l’iPhone, approfittando del fatto che il telefono era ben in vista poiché si stava sentendo con il proprio fidanzato.

Carlo Pinto, capo della Mobile di Ancona
I due ragazzini si dettero immediatamente alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
A loro è stata anche contestata l’aggravante di aver commesso il fatto in concorso tra loro, mettendo inoltre la vittima in stato di incapacità di agire.
Ieri pomeriggio i due indagati, entrambi nullafacenti, dopo essere stati rintracciati nelle rispettive abitazioni dal personale della polizia, sono stati rinchiusi a Bologna dove si trovano a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il telefonino non è mai stato ritrovato.
Le indagini portate avanti dalla polizia per risalire ai due giovanissimi, si sono avvalse di numerosi appostamenti e la visione dei filmati ripresi dalle telecamere cittadine sparse tra piazza Pertini e le vie limitrofe.

Il questore di Ancona Cesare Capocasa
«L’efficace, puntuale coordinamento della procura per i Minorenni di Ancona – ha commentato il questore Cesare Capocasa – ha consentito di dare una risposta significativa ed esemplare a garanzia della sicurezza pubblica».
Il costante presidio del territorio effettuato da oltre 3 mesi dalla Polizia di Stato di Ancona, con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine, su sollecitazione del prefetto in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, prontamente recepita dal questore di Ancona, ha permesso infatti di arginare e prevenire fenomeni di inciviltà gratuita e talvolta di illiceità e degrado, restituendo tranquillità agli esercenti e ai cittadini.
Dall’inizio della specifica attività dedicata alla sicurezza urbana si sono registrati pochi episodi di rilevanza criminale i cui responsabili, grazie alla sinergia operativa tra le Forze dell’ordine e al coordinamento direttivo dell’autorità giudiziaria, risultano attualmente individuati e specificamente colpiti da misure giudiziarie e di prevenzione.
Massiva è stata l’opera di controllo e l’identificazione delle persone che gravitano nella realtà cittadina, che ha permesso l’emissione di numerose misure di prevenzione a tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica.
Dall’ultimo trimestre 2021 ad oggi sono stati 85 i Fogli di Via Obbligatori; 45 i Daspo Urbani e 38 gli Avvisi Orali. Ieri, i carabinieri della Stazione di Ancona Centro hanno arrestato un 17enne, autore del pestaggio di un coetaneo avvenuto nei bagni di piazza Roma, a seguito del quale venne anche rapinato.
Gang in azione in centro: donna sorpresa alle spalle e scippata del cellulare
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