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Pestaggio e rapina a piazza Roma:
17enne in carcere

ANCONA - L'episodio era avvenuto lo scorso settembre, quando un ragazzino era stato strattonato e derubato del suo zainetto. A identificare il bullo sono stati i carabinieri, grazie ad alcuni testimoni e alla visione delle telecamere di videosorveglianza. E' stato condotto in un penitenziario minorile, in attesa dell'interrogatorio di garanzia

I carabinieri di Ancona durante un controllo in centro (Archivio)

E’ stato arrestato dai carabinieri della stazione di Ancona Centro e condotto nel carcere minorile il baby bullo resosi protagonista del pestaggio avvenuto lo scorso settembre ai danni di un 17enne, accaduto nei bagni pubblici di piazza Roma.
In manette è finito uno studente di 17 anni, residente nel capoluogo dorico, ritenuto dagli investigatori responsabile dell’aggressione e conseguente rapina che gli aveva fruttato poco meno di 20 euro.
I fatti erano accaduti mentre la giovane vittima si trovava all’interno dei bagni pubblici. Dopo essere stato avvicinato da due ragazzini, prima era stato afferrato al collo, spintonato e poi colpito con una violenta ginocchiata.
Approfittando della concitazione di quei momenti, l’aggressore gli aveva rubato lo zaino.
La vittima, stordita e traumatizzata, grazie all’aiuto di alcuni amici era riuscito successivamente a ritrovare lo zaino che era stato gettato a terra, poco lontano da dove era accaduto il fatto. All’interno mancava però il denaro: poco meno di 20 euro.

Il capitano Manuel Romanelli, comandante della Compagnia

L’attenzione degli investigatori si è concentrata su quanto emerso dalle immagini riprese dalle videocamere cittadine del centro nonché sulla testimonianza diretta dei presenti che ne hanno anche descritto in maniera dettagliata, l’abbigliamento indossato al momento della rapina.
Particolari importanti e fondamentali, che hanno permesso il confronto fatto anche con i frame video, riuscendo dunque ad arrivare alla completa identificazione del baby bullo.
Valutati dalla procura i gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane, l’estrema gravità di quell’azione a seguito della quale la giovane vittima aveva riportato anche delle lesioni e, soprattutto l’elevata capacità a delinquere esistendo un concreto pericolo di reiterazione a causa del considerevole numero di reati per cui è stato già denunciato, è stata considerata la misura ristrettiva in carcere come unica soluzione idonea a fronteggiare la situazione.
Sono stati molti i controlli e gli interventi delle forze dell’ordine, effettuati in centro, a seguito delle numerose risse avvenute tra ragazzini facenti parte di baby gang.

(Redazione CA)

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