Sono stati momenti concitati quelli vissuti nella serata di ieri, intorno alle 18, alla stazione di servizio Eni in via Ancona a San Biagio di Osimo quando un’auto, col cofano fumante, è entrata fermandosi vicino ad una colonnina del Gpl.
Nel giro di pochi istanti, ecco poi le fiamme. A intervenire immediatamente è stato il gestore, il 32enne osimano Samuel Ippoliti che, inoltre, è un vigile del fuoco discontinuo. Casualmente, ad andare a trovarlo era stato anche lo zio, Stefano Savoretti, vigile del fuoco in servizio al Distaccamento di Osimo. Insieme, si sono subito messi al lavoro per evitare il peggio.
«La signora alla guida – racconta Ippoliti – è arrivata con l’auto entrando nella piazzola e fermandosi vicino alla colonnina del Gpl. E’ scesa ed era nel panico. Lungo la discesa – spiega – si era accorta che non riusciva più a frenare e vedere il fumo uscire dal cofano l’aveva impressionata ancor di più poi, ecco le fiamme».
Prima, Ippoliti ha aggredito l’incendio con l’estintore per poi utilizzare la manichetta in uso alla stazione di servizio, coordinandosi con lo zio. «Bisognava fare in fretta – aggiunge Ippoliti – perché anche l’auto era a Gpl, e si trovava vicino alle colonnine di rifornimento».
Nel giro di poco tempo, si è quindi riusciti ad abbassare le fiamme mentre nel frattempo «avevo contattato ovviamente anche i vigili del fuoco. Quando le fiamme sono state estinte, sono entrato nella vettura riuscendo a sbloccare il bloccasterzo rimasto incastrato. Insieme ad altre persone, l’abbiamo spinta per allontanarla e metterla in una zona più sicura e i vigili del fuoco, giunti nel frattempo da Osimo, anche con l’autobotte partita da Ancona, hanno quindi completato l’opera mettendo il tutto in completa sicurezza».
Indubbiamente, tutto si è risolto nel migliore dei modi proprio grazie alla prontezza di intervento di Samuel e dello zio che, forti della loro esperienza, hanno fin dall’inizio saputo gestire una situazione indubbiamente a rischio e pericolosa.
Successivo anche l’arrivo dei carabinieri di Offagna e di un’ambulanza della Croce Gialla di Camerano. La donna che si trovava alla guida dell’auto andata in parte bruciata, è stata sottoposta ad un controllo di routine a seguito della paura avuta in quei momenti, non necessitando comunque del trasporto in ospedale.
Il tutto si è risolto dunque nel migliore dei modi proprio grazie alla prontezza di riflessi e al sangue freddo di nipote e zio.
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