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Indelfab, pubblicato bando di vendita:
contributi a chi reindustrializza

FABRIANO - Ci sarà tempo fino al prossimo 13 maggio per presentare le offerte. Due giorni prima scadrà la cassa integrazione alla quale seguirà il licenziamento collettivo per circa 500 lavoratori, 245 dello stabilimento di Santa Maria. Fiom Ancona: «Le istituzioni evitino l’ennesimo disastro industriale sul territorio. Va convocato subito un tavolo di confronto straordinario»

 

Pubblicato il bando per la vendita della Indelfab in fallimento (ex Jp Industries e prima A.Merloni). Prevedere contributi straordinari per chi si farà carico di re-industrializzare i siti di Marche e Umbria e di garantire l’occupazione dei lavoratori, attualmente in cassa integrazione. L’avviso è ufficiale da ieri, giovedì 7 aprile e scadrà il prossimo 13 maggio, esattamente due giorni prima del termine della Cigo per cessazione a cui seguirà il licenziamento collettivo di circa 500 persone di cui la metà sul territorio di Fabriano , i 245 lavoratori dello stabilimento di Santa Maria.

La Fiom di Ancona ribadisce «la necessità di individuare strumenti straordinari per chi si farà carico di acquisire i siti della Jp Industries, – fa sapere una nota della Segreteria di Ancona – che oggi rappresentano delle vere e proprie cattedrali nel deserto, con il fine di reindustrializzare gli stabilimenti dell’ex Antonio Merloni e garantire i livelli occupazionali delle persone, con l’obiettivo di salvaguardare le professionalità, le competenze, il patrimonio industriale che la Indelfab rappresenta. E’ necessario evitare che a pagare il prezzo più grande siano le lavoratrici ed i lavoratori che in questi anni hanno sempre fatto sacrifici nella speranza che un vero progetto industriale potesse prendere vita e con esso il sogno di un lavoro dignitoso».

La Fiom di Ancona chiama pertanto tutti i livelli istituzionali «ad uno sforzo straordinario per evitare l’ennesimo disastro industriale sul fabrianese, ribadendo la necessità di convocare un tavolo di confronto urgente e straordinario prima che sia troppo tardi, con il fine di individuare strumenti di incentivazione, sostegno e stimolo per quella parte di mondo imprenditoriale che si vorrà far carico di avanzare un progetto nell’interesse di tutto il territorio» conclude il comunicato.

 

 

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