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«Gli infermieri sono stanchi»:
doppia protesta indetta del Nursind

SANITA' - Il primo presidio è stato organizzato davanti all’ospedale di Fabriano per mercoledì, il secondo si terrà venerdì ad Ancona sul piazzale del palazzo della Regione. Il sindacato delle professioni infermieristiche chiede la proroga dei contratti in scadenza, assunzioni urgenti di personale e di procedere con le stabilizzazione. «La situazione è ai limiti, in bilico tra l'insoddisfazione, burnout e assistenza al di sotto dei livelli minimi»

 

 

«Gli infermieri sono stanchi» di non poter nemmeno andare in ferie e indicono una manifestazione di protesta davanti all’ospedale di Fabriano e alla sede della Regione Marche. La segreteria territoriale Nursind di Ancona con i delegati Rsu Nursind hanno organizzato 2 presidi per denunciare le criticità più volte notificate alla Direzione dell’Area Vasta 2 ma senza ottenere risposte e/o soluzioni. Il primo presidio è stato organizzato a Fabriano per mercoledì 27 luglio davanti l’ingresso principale dell’ospedale dalle ore 9.30 alle 11, mentre il secondo si terrà venerdì 29 presso il piazzale del palazzo Li Madou della Regione Marche dalle ore 9.30 alle 11.

«Si è scelto l’ospedale di Fabriano in rappresentanza di tutti i presidi ospedalieri e territoriali dell’Av2. L’iniziativa – spiega una nota di Matteo Rignanese, segretario territoriale Nursind – vuole denunciare un piano ferie presentato a ridosso dell’inizio del periodo estivo con tante criticità, tanto da non poter garantire ai colleghi i 15 giorni di ferie come da contratto. Sin dal mese di giugno l’azienda,in un disperato tentativo maldestro di porre rimedio alla situazione, mette in atto riorganizzazioni e accorpamenti che costringono il personale a spostarsi in altri reparti o ancora peggio verso altre sedi di lavoro. Denunciamo l’illegittimità degli ordini di servizio come strumento ordinario e non eccezionale per la copertura dei turni. Denunciamo i continui salti riposo con turni massacranti fino a 12 ore consecutive. Il Nursind ritiene che tutto ciò sia inammissibile perché oltre a minare la sicurezza dei lavoratori mette a rischio la tutela della salute».

Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche ritiene «che sia necessario un immediato cambio di rotta se si vuole garantire sicurezza e adeguato standard di assistenza ai cittadini». Invece si è assistito alla «riorganizzazione dei servizi con accorpamenti dei reparti fatta all’ultimo minuto per reperire personale, al mancato rinnovo dei contratti a termine e zero assunzioni da graduatorie di concorso.… – prosegue il comunicato – Con la Det Av2 1928/DEL 2021 sono stati prorogati fino al 31 dicembre solo 57 infermieri su 129 assunti…di questi 57 solo 25 unità sono presenti ad oggi. Gli altri contratti non sono stati prorogati e quelli che sono in scadenza durante i mesi estivi e oltre non verranno riconfermati. Tanti colleghi se ne vanno perchè attratti da aziende che garantiscono più stabilità lavorativa e migliori condizioni di lavoro. La riduzione del personale senza una congrua e ragionevole riorganizzazione dei servizi porta inevitabilmente ad aumentare lo stress lavoro correlato e a diminuire i minuti di assistenza; una riorganizzazione chiesta ormai da 10 anni,ma che consapevolmente non è mai stata attuata».

Che cosa rivendica quindi il Nursind? Chiede intanto «la proroga dei contratti con scadenza nei prossimi mesi estivi» e poi «assunzioni urgenti di personale derogando al vincolo di spesa, al fine di garantire le ferie come da contratto e poter avere il giusto tempo per il riposo psico fisico, inoltre per coprire tutte quelle assenze improvvise generate da malattie,congedi etc». Infine serve «la stabilizzazione del personale L.n 234/2021». Per il Nursind, dunque,«la situazione è ai limiti, in bilico tra l’insoddisfazione, burnout e assistenza al di sotto dei livelli minimi».

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