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Gatti morti per sospetto avvelenamento:
«Le trappole con esche per topi
non sono fonte di pericolo»

SENIGALLIA - Le segnalazioni giunte ad una associazione animalista avevano fatto sorgere il sospetto che ci fosse una correlazione. Le forze di maggioranza chiariscono però che si tratta di dispositivi certificati e a norma per derattizzare

Una delle trappole con esca disseminate per Senigallia per derattizzare le aree del centro

 

Nei giorni scorsi ad una associazione animalista di Senigallia erano state segnalate alcune morti di gatti per sospetto avvelenamento, nell’area di via Anita Garibaldi, zona Portone. Nello stesso quartiere della città sono state apposte di recente delle trappole-esca per ratti. E si è pensato che i mici potessero aver mangiato pezzetti di esche trascinate all’esterno dai topi. «Il loro sapore dolce è spesso invitante sia per i cani che per i gatti, che potrebbero leccarlo o ingerirlo» aveva ipotizzato gli animalisti chiarendo però sarà necessario attendere l’esito dell’autopsia sulle carcasse per accertare la causa del decesso dei felini.

«Le trappole non sono pericolose, il veleno è posizionato all’interno, sono legate e non si possono aprire. – rassicurano in una nota le forze di maggioranza di Senigallia , Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e ‘La Civica’ – Sono dispositivi certificati e a norma che si possono vedere in tutte le città d’Italia. La dimensione dell’apertura che consente ai topi di entrare non consente l’ingresso degli animali domestici e sono usate da decenni. Le ditte che le lavorano sono certificate anch’esse e da sempre molto attente a tutti i pericoli possibili. Non sono quindi “fonte di nessun pericolo” e non arrecano danni ambientali. Ogni trappola è sempre segnalata con un cartello nelle immediate vicinanze e sopra ogni box nero è ben scritto che non bisogna toccarle, quindi, lo ripetiamo, è tutto regolare e a norma».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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