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Open day al centro diurno
demenze “Cassio Morosetti”

JESI - E' per domani pomeriggio nella nuova moderna struttura di Via Finlandia l’appuntamento per informarsi e valutare i servizi offerti ai malati di Alzheimer ed alle loro famiglie

Gianfranca Schiavoni

 

È una bella occasione, quella di domani, mercoledì 28 settembre, per conoscere il centro diurno demenze “Cassio Morosetti” di Jesi ed i servizi che vengono offerti ai malati di Alzheimer ed alle loro famiglie. L’appuntamento è alle ore 16.30 nella nuova moderna struttura di Via Finlandia, progettata proprio su misura per le persone affette da questa malattia neurodegenerativa e gestita dall’Asp Ambito 9, attraverso le cooperative Cooss Marche e Vivicare. Un vero e proprio “open day” nell’ambito delle iniziative programmate per la Giornata mondiale dell’Alzheimer, con la partecipazione di professionisti ed operatori che illustreranno, a quanti vorranno intervenire, non solo come funziona il centro diurno, ma anche le funzionalità del centro disturbi cognitivi e demenze che fa capo all’Area Vasta 2 dell’Asur e il Caffè Alzheimer che qui viene ospitato con qualificati appuntamenti settimanali aperti a utenti e familiari, a cura dell’Associazione regionale che si occupa di tale problematica.

«Proprio il trasferimento del Caffè Alzheimer in questa struttura – spiega in una nota la presidente dell’Asp, Gianfranca Schiavoni – è la testimonianza del ruolo che questo centro dedicato a Cassio Morosetti ha saputo subito assumere. Il fatto che qui vi sia uno spazio dedicato e funzionale dove utenti, familiari, professionisti e operatori si possano incontrare è certamente importante per il supporto emotivo ma anche pratico che viene offerto e ringraziamo l’associazione Alzheimer Marche per aver condiviso questa iniziativa, offrendo momenti di socializzazione e formazione importanti». Nel territorio di Jesi e degli altri 20 Comuni della Vallesina sono 1.690 i cittadini, quasi tutti over 65, che hanno contratto una forma di demenza, di cui l’Alzheimer resta quella più grave. Ed ogni anno si stima che 330 nuove persone ne vengano affette. I dati del Centro disturbi cognitivi e demenze dell’Area Vasta 2 certificano come questa patologia resti uno dei temi centrali, considerato che la popolazione che ha superato i 65 anni di vita nel territorio di riferimento è pari ad oltre 26 mila unità.

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