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Inaugurati i nuovi letti
per l’Unità Spinale
dell’ospedale di Torrette (Foto)

ANCONA - Stamattina la cerimonia del taglio del nastro. Oltre all'attivazione di 8 posti di degenza ordinaria e 2 di day hospital, anche il personale medico, infermieristico e riabilitativo è stato adeguato e sono state acquisite importanti tecnologie innovative, per la realizzazione di complessi programmi assistenziali per i pazienti che hanno subito una lesione del midollo

 

Inaugurati questa mattina i nuovi posti letto della Sosd Unità Spinale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. All’ospedale di Torrette è attiva dal 2010 una unità operativa di Unità Spinale con caratteristiche di unipolarità, il cui progetto con finanziamento ministeriale è stato recentemente completato mediante l’ampliamento a 8 posti letto di degenza ordinaria e 2 di day hospital, l’adeguamento del personale medico, infermieristico e riabilitativo e l’acquisizione di importanti tecnologie innovative, per la realizzazione di complessi programmi assistenziali e riabilitativi avanzati.

Per Maria Antonietta Recchioni, responsabile della Sosd Unita Spinale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, «questo significativo obiettivo raggiunto ci permette di attuare appieno la mission dell’Unità Spinale: dare alla persona che ha subito una lesione del midollo spinale l’opportunità di riprogettare una vita il più possibile autonoma, nel proprio ambito sociale, in modo inclusivo, senza discriminazioni». «In Unità Spinale si realizzano tutte le fasi del percorso curativo e riabilitativo, garantite dal suo team multidisciplinare e dalla presenza di molteplici attività di alta specializzazione – ha charito stamattina la dottoressa Recchioni – l’incidenza delle lesioni midollari è di circa 25-28 nuovi casi all’anno per milione di abitanti. Le cause più frequenti sono per il 67% di origine traumatica (ai primi posti incidenti stradali, infortuni sul lavoro, incidenti sportivi) e per il restante 33% di origine non traumatica. La gravità della lesione ha un pesante impatto biologico, psichico e sociale sulla persona, con conseguente altrettanto grave disabilità».

L’Unità Spinale Unipolare così come definita dalle Linee Guida Ministeriali e come da standard europeo, è la struttura ubicata all’interno di un ospedale Dea di secondo livello, totalmente dedicata alla cura globale delle persone che, a causa di una lesione al midollo spinale, hanno subito una paraplegia o una tetraplegia. La vice presidente dell’Associazione Paratetraplegici Marche (Apm), Carmen Mattei, ha ricordato gli step di questo importante traguardo. «Nel 1995 si volle creare l’istituzione dell’unità spinale all’interno dell’ospedale che per vari motivi non si riuscì a costituire. – ha rammentato – Nel 2002 si costituisce l’Associazione Paratetraplegici delle Marche che con la dottoressa Maria Antonietta Recchioni, esperta in midollolesioni e il suo staff creo’ un tavolo di lavoro. Con il supporto dell’Associazione, e grazie a fondi programmati, nacque l’Unità Spinale. A seguito di un percorso lunghissimo e faticosissimo durato 30 anni, oggi inauguriamo posti letto dedicati all’Unità Spinale».

Ha espresso soddisfazione anche la consigliera regionale Anna Menghi. «Ricordo – ha detto – come esponente dell’Anmic l’avvio del percorso da parte di Apm Marche per l’istituzione dell’Unità Spinale ed è bello esserci oggi in un altro ruolo per testimoniare che solo con una vera sussidiarietà orizzontale si ottengono importanti risultati». Soddisfatto anche il dg dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Michele Caporossi: «Inauguriamo i nuovi posti letto di una struttura che rappresenta un punto importante per le persone con lesione midollare attraverso la cura, la riabilitazione e il reinserimento sociale, familiare e lavorativo, secondo i modelli più avanzati. I pazienti ed in particolare quelli più fragili sono sempre al centro di ogni nostra azione».

(foto Giusy Marinelli)

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