Piastrelle spaccate
e toppe di catrame peggiori delle buche:
i marciapiedi sono un disastro (Foto)

di Antonio Bomba

Le incessanti piogge che nelle ultime due settimane hanno lasciato poche ore di tregua alla città di Ancona, hanno aggravato ancor di più l’infinito problema delle buche presenti nelle strade cittadine. Ovunque si sono sommati nuovi problemi a quelli già esistenti. Spesso la profondità delle ‘bughe’ è di diversi centimetri, al punto che l’accumulo di acqua piovana arriva a farsi quantomai consistente.

Qualcuno ipotizza di andare nei paraggi con seggiolina e canna da pesca con la speranza di trovare qualche pesce. Altri suppongono sia l’inizio dei lavori alla piscina olimpica. Battute umoristiche, altre molto meno ve le risparmiamo, con cui i cittadini ironizzano e sdrammatizzano una situazione abbastanza pesante a cui sono sì abituati ma non rassegnati. Più in generale però, la tanta acqua caduta dal cielo ha reso evidenti molti altri problemi relativi anche ai marciapiedi e, più in generale, ovunque sia stato posto dell’asfalto o un qualche tipo di pietra a copertura del terreno per permettere un passaggio a pedoni o auto.

Grazie al reportage effettuato ieri sera da un nostro lettore, oggi possiamo avere una testimonianza visiva e diretta della situazione in cui versa la zona che va, indichiamola così, dal ponte della Ricostruzione alla galleria del Risorgimento, in cui i problemi maggiori li hanno i marciapiedi che possono essere definiti in una sola maniera: abbandonati a se stessi.

Iniziamo pertanto il nostro viaggio da via De Gasperi dove gli avvallamenti sono la regola. Con le toppe di catrame messe a coprire probabili buche sorte in passato che hanno garantito una soluzione peggiore del problema. E l’erba, cresciuta tra le giganti mattonelle rigate obliquamente e il bordo rialzato del marciapiede, sono una testimonianza schiacciante del lungo stato di incuria in cui versa la via.

Risalendo per via Martiri della Resistenza la situazione addirittura peggiora. Qui la gran parte delle mattonelle sono spaccate da tempo immemore. Addirittura, davanti a un’auto parcheggiata, sembra vi sia un deposito di rifiuti speciali tanta è la qualità e la quantità di schegge, detriti e resti di opere fatte con ogni probabilità oltre 50 anni fa. E, quelle ancora integre o quasi, non godono certo di buona salute mostrando anzi tutta la loro età. Ovunque si segnalano tagli e fessure in esse, al punto che fango e sporcizia varia finiscono con il trovarvi un buon habitat per giorni e giorni.

E la situazione peggiora e di tanto in una zona dove le piastrelle dal colore rossiccio posate una volta, sono oggi un simbolo del tempo che passa male.

Non va di certo meglio all’inizio della via, a pochi passi dalla fermata degli autobus e della pasticceria Cristallo per intenderci. Qui ad essersi consumato e sbriciolato con il passare degli anni è addirittura la parte rialzata e rinforzata del marciapiede, quella che per intenderci segna il confine con la sede stradale.

Il tutto si ripete nelle vie limitrofe a quelle fin qui descritte.

In via Buonarroti il marciapiede è ridotto a un toboga disconnesso, fatto di sali e scendi continui e privi di interruzioni. Alcuni tratti sono addirittura inclinati di qualche grado e per passarci occorre scomporsi e neanche di poco.

E via Tiziano, a pochi passi da piazzale Europa, tra cedimenti, mancanza di piastrelle e quant’altro non fa purtroppo eccezione

In conclusione i problemi che affliggono Ancona sono diversi per quantità e natura. Trovare soluzioni idonee a tutto non è affatto facile. Ce ne rendiamo perfettamente conto. Questa dei marciapiedi, tuttavia, è una criticità davvero particolare, a nostro modo di vedere, perché rischia di mettere a repentaglio la sicurezza di tutti i passanti e, soprattutto, di quelle categorie che già hanno difficoltà a camminare.