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Distrutti i fucili e le pistole
sequestrati durante l’anno

ARMI - In alcuni casi si è trattato anche di ritiri cautelari a seguito di liti in famiglia e maltrattamenti.
Le armi distrutte dalla polizia

La distruzione delle armi

Sono state rottamate dalla questura di Ancona presso il Cerimant di Padova un totale di 250 armi, 38 pistole e 212 fucili precedentemente ritirati o portati alla polizia.
La Divisione Polizia Amministrativa ed i Commissariati della provincia continuano a essere impegnati per eseguire controlli sui possessori di armi residenti in provincia al fine di verificare il rispetto delle norme previste in materia e a procedere all’eventuale ritiro cautelare di armi da fuoco a coloro che sono stati segnalati nel corso dell’attività di polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti.

Nel mese del dicembre scorso, la polizia ha denunciato per il reato di omessa custodia di armi, un uomo che aveva subìto il furto di un’arma lasciata incustodita all’interno della propria auto mentre si era recato a fare la spesa. All’uomo, conseguentemente, è stata ritirata la licenza e anche le restanti armi detenute. Sempre nello stesso mese, le Volanti sono intervenute per una lite in famiglia nelle adiacenze di piazza Rosselli e hanno ritirato precauzionalmente, a un 60enne, un fucile detenuto in casa.

Alcuni dei fucili distrutti

Il 20 gennaio scorso, nuovo ritiro cautelare di due fucili e una pistola sempre per il litigio di una coppia che abitava nelle adiacenze di via Monte San vicino.
Un intervento con relativa denuncia per omessa custodia di armi e relativo sequestro, è stato effettuato a gennaio anche dagli uomini del Commissariato di Senigallia nei confronti di una persona che teneva i propri fucili sopra un mobile anziché in un apposito armadio blindato. Gli agenti hanno inoltre proceduto a effettuare il ritiro cautelare di armi a seguito di sfratto esecutivo.

La questura ricorda che «Dal settembre 2019, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dall’art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Nel caso che il detentore non voglia più la disponibilità dell’arma e non trovi una persona munita d’idoneo titolo di polizia cui cederla, anche a titolo gratuito, potrà richiederlo all’Ufficio Armi della questura di Ancona 071-2288558 o ai carabinieri, che effettueranno il ritiro per la successiva rottamazione».

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