Camminata spedita, sempre sorridente ed elegante, colto e raffinato, grande conoscitore e appassionato della storia di Ancona, con quel sorriso e quell’allegria contagiosa che distribuiva dal Piano fino al centro, a chiunque lo incrociasse.
La città piange Marcello Mosconi. Avrebbe compiuto 83 anni domenica.
Marcello, è venuto a mancare nella notte alle 2, all’Inrca di Ancona. Qui era stato ricoverato a seguito di un infarto avuto la scorsa settimana. Sottoposto a due stent, le sue condizioni sembravano essere migliorate al punto che proprio nella giornata di oggi, erano previste le sue dimissioni.
Conosciutissimo in tutta la città, si spostava con la sua Citroen ma solo per raggiungere da Falconara, dove aveva la residenza, il Piano. Da qui, ecco poi la sua lunga passeggiata fino al Viale della Vittoria.
Con lui si parlava di tutto. La sua era inoltre una memoria storica cittadina, in grado di raccontare aneddoti che spaziavano da Giuseppe Lattanzi ad Alberto Spadolini, detto Spadò; fino a Irma Baldoni Di Cola, detta Mimma, e Alda Renzi Lausdei. Grande lettore, era sempre attento e informato su tutto ciò che riguardava la sua città, ma non solo.
In pensione, era stato agente di commercio, rappresentante soprattutto della calzetteria da uomo.
Con Marcello Mosconi, se ne va un pezzo di Ancona.
Lascia la sorella Mirella, i fratelli Marco e Massimo, la cognata Emma.
Ad occuparsi dei funerali sarà l’impresa funebre Bartolucci.
A partire dalle 14 di oggi, la salma sarà alla camera mortuaria dell’Inrca quindi, domani alle 11, alla sala del commiato del cimitero delle Tavernelle, dove riposerà.
(al. big.)
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