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Movimento 5 Stelle: Andrea Vecchietti,
capogruppo in consiglio comunale,
a un passo dall’addio al partito

ANCONA - Pronti a seguirlo molti membri del cosiddetto 'gruppo storico' tra cui Daniela Diomedi. Alla base della decisione di colui che, fino a qualche giorno fa era indicato come candidato sindaco, seppur mai ufficializzato, la sfiducia e la grande differenza di vedute con i vertici regionali del partito, in particolare del coordinatore Giorgio Fede. Vecchietti non commenta mentre l'onorevole Fede smentisce «Ogni dissidio. Anche ieri in riunione non è emerso nulla ma chi non si ritrova più nel M5S se vuole può uscire. É nelle sue possibilità». Entro domenica, poi, verrà ufficializzato il nome del nuovo candidato sindaco

Andrea Vecchietti, capogruppo in consiglio comunale del M5S, a un passo dall’addio

di Antonio Bomba

Caos M5S ad Ancona. Andrea Vecchietti, indicato fino a pochi giorni fa come candidato sindaco, e Daniela Diomedi, da 10 anni in consiglio comunale, sono pronti a dire addio al partito che hanno rappresentato sin dalla sua nascita. A seguirli in questo passo, descrittoci come “doloroso ma necessario”, ci sarebbero anche tanti altri membri del gruppo dirigente, più o meno tutti riferibili al cosiddetto ‘gruppo storico’.

Alla base della decisione ci sarebbe anzitutto la sfiducia politica e personale percepita da mesi, e intensificatasi nelle ultime settimane, nei loro confronti da parte di chi è ai piani più alti, in particolare con il coordinatore regionale, l’onorevole Giorgio Fede. Le loro linee su tanti temi, scelte e modalità di agire, risulterebbero infatti completamente agli antipodi.

Impossibile ottenere una dichiarazione o ché da Andrea Vecchietti. Tuttavia, nonostante ciò, possiamo confermarvi da nostre indagini che l’attuale capogruppo in consiglio comunale non si presenterà nelle liste del Movimento, mentre Diomedi, candidata a sindaco cinque anni orsono e che non avrebbe comunque potuto ripresentarsi vista la regola interna dei due mandati, pare anch’essa intenzionata a non proseguire l’attività politica con il M5S in nessuna forma.

Resterà e proverà ad essere eletta una seconda volta invece la terza esponente in Consiglio del partito fondato da Grillo e Casaleggio, vale a dire Lorella Schiavoni, che attualmente occupa anche il ruolo di portavoce locale.

Ma come si è arrivati a questo punto a quanto pare di non ritorno? Secondo i bene informati, in molti ritengono che nel M5S una buona parte del gruppo dirigente locale sia rimasto molto insoddisfatto da come il coordinatore Fede abbia condotto le trattative per la formazione del cosiddetto ‘terzo polo anconetano’, la possibile coalizione di sinistra che per mesi si è seduta al tavolo a discutere di una possibile alleanza e che vedeva, oltre al Movimento Cinque Stelle, anche Europa Verde e Altra Idea di Città coinvolte. In particolare Fede avrebbe spinto su determinati candidati sindaci unitari (Sauro Longhi e Andrea Nobili), mentre i dirigenti locali erano di idee completamente opposte (Antonio Di Stasi). Le frizioni riguarderebbero anche altri aspetti interni al partito che con il tempo, anziché diminuire, si sarebbero anzi acuite. Non per l’ultimo, questo ingresso nella campagna elettorale anconetana avverrà, secondo tanti, troppo tardi rispetto agli altri partiti generando un deficit forse non colmabile. Insomma, per farla breve, le loro idee, non sarebbero mai state considerate più di tanto, mentre le influenze sarebbero state sempre maggiori. Non è nemmeno ben chiaro se tutte queste rimostranze siano mai state poste a Fede in maniera diretta o no, ma tant’è, la sostanza al momento non cambia.

E adesso? Difficile ma non impossibile ormai un’alleanza a sinistra.

Qualcuno, all’interno del M5S anconetano ipotizza addirittura un possibile ingresso nella coalizione ‘Progetto Ancona’, cioè il centrosinistra. Una decisione che, se mai arriverà, sarebbe senza dubbio spinta direttamente dai vertici a Roma vista l’ampia intesa politica tra Giuseppe Conte e Elly Schlein. E d’altro canto anche ieri, la candidata sindaca del centrosinistra Ida Simonella aveva lasciato la porta aperta «A tutti coloro che accetteranno il programma di coalizione. Saremmo ben lieti entrassero nuove realtà. Chi vuole è il benvenuto». Certo sarebbe una soluzione che in ambito anconetano porterebbe ad una rivoluzione ancora più totale all’interno dei Cinque stelle, con possibili altre fuoriuscite, visti i pessimi rapporti politici, in molti casi personali, esistenti tra alcuni di loro e  l’asse Mancinelli-Simonella. Difficile quindi che ciò possa accadere, ma in politica mai dire mai.

Nel frattempo la vita e l’attività del partito proseguono. Domenica, i membri dovrebbero riunirsi per decidere il nuovo candidato sindaco. Diciamo dovrebbe perché sino ad oggi risulta una sola candidatura, che ovviamente non è quella di Vecchietti. In questo caso ogni incontro sarebbe superfluo e chi si è proposto avrebbe la partita vinta senza avversari. Da qui a domenica però altri nomi potrebbero manifestare interesse e allora tutto potrebbe cambiare ed essere discusso in assemblea.

L’onorevole Giorgio Fede, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle

«Smentisco ogni crisi o dissenso – getta però acqua sul fuoco l’onorevole Giorgio Fede da noi contattato – tra me e il M5S locale. Proprio ieri abbiamo tenuto una riunione di gruppo su Zoom e nulla è emerso. Tutto si è svolto nei principi del regolare confronto e in estrema serenità. È solo una delle tante riunioni perché negli ultimi tempi ne abbiamo tenute oltre 20».

Cosa ha riguardato la riunione virtuale di ieri?

«Il candidato sindaco per le prossime comunali, mentre nel frattempo prosegue l’interesse per la creazione di una coalizione parziale con altre forze politiche».

Quindi è tutto a posto? Perché a noi risulta che Vecchietti e la gran parte dei dirigenti sarebbero ad un passo dal mollare il Movimento.

«Sì, certo. Devo però chiarire che da noi non c’è la linea di una persona. Da noi non esistono né correnti né capibastone. C’è invece una forza politica matura, un gruppo che dialoga, lo ripeto, per un candidato sindaco e per una eventuale alleanza da stringere. Se poi qualcuno non si riconosce più nel M5S o comunque desidera uscire può farlo, ci mancherebbe solamente». «Quel che mi preme sottolineare invece – è sempre il coordinatore regionale a parlare – è la massima collaborazione a ogni livello. Abbiamo anche un coordinatore provinciale, Sergio Romagnoli, e una portavoce locale, Lorella Schiavoni. Siamo gli unici, questo sì, titolati a riportare dichiarazioni ufficiali sul Movimento 5 Stelle. A noi si aggiungerà il candidato sindaco. Questa è l’unica maniera corretta per agire».

Candidato sindaco che però, questo può dircelo, non sarà Andrea Vecchietti.

«Noi non escludiamo nessuno. Dipende tutto dalla disponibilità o non disponibilità di altri. Chi si vuole ritirare si ritira chi vuole rimanere rimane».

L’occasione è utile per chiederle anche un’altra cosa Onorevole. Avete parlato per settimane con Europa Verde e Altra Idea di Città. Ma, giunti a questo punto e visto il sempre maggior dialogo politico esistente tra Giuseppe Conte e Elly Schlein, è possibile un ingresso del Movimento nella coalizione di centrosinistra?

«Non lo vedo fattibile – risponde Fede – perché siamo tutti ben consci della complessità e della realtà locale. In 10 anni di Valeria Mancinelli come sindaca non vi è stato mai dialogo con noi e tantomeno con la città. Il loro percorso – va avanti nella disamina – vede sostanzialmente un risultato di pari e patta alle primarie locali. Il percorso regionale e nazionale (relativo all’elezione dei rispettivi segretari, ndr) invece li ha visti addirittura in minoranza. E dico questo, ci tengo a precisarlo, solo in sede di analisi e non per guardare in casa d’altri. Le cose poi – chiude il discorso l’Onorevole – hanno il loro tempo. Vedremo se cambierà qualcosa. Se così sarà noi saremo sempre disponibili. Ma, per queste comunali, i tempi stringono e non vedo possibilità. Anche perché nessuno ci ha mai chiamato né prima né dopo Elly Schlein segretaria».

Insomma tutto quello che è certo è che Il Movimento Cinque Stelle in una maniera o in un’altra sarà regolarmente presente alle comunali di Ancona del 14 e 15 maggio prossimi. Lo spauracchio che la sede centrale di Roma non concedesse il marchio si è rivelato come tale anche in questa occasione. Tutto il resto, nelle sue varie gradazioni, si vedrà. Non resta che aspettare.

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