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Polizia e Confcommercio-Fipe,
insieme per “#SicurezzaVera”

ANCONA - Il progetto è diretto a rendere gli esercizi pubblici, dei presidi

Nato dal protocollo d’intesa, nazionale, firmato tra la Fipee la Polizia di Stato, è stato presentato oggi il progetto #SicurezzaVera.
Volto alla realizzazione di iniziative per la diffusione della cultura di genere e in particolare creandone una specifica, è diretto a rendere gli esercizi pubblici, presidi di sicurezza.
L’evento moderato dal direttore Confcommercio Marche e Marche centrali, Massimiliano Polacco, ha visto la partecipazione del prefetto di Ancona Darco Pellos, del presidente Fipe Confcommercio Marche Centrali, lo chef Moreno Cedroni, del questore di Ancona Cesare Capocasa, del presidente della Provincia, Daniele Carnevali; dell’assessore alle attività produttive Ida Simonella e del consigliere Regionale Mirko Bilò, che ha portato anche il saluto del presidente della Regione Marche, Francesco Aquaroli.
Nel corso dell’iniziativa la Presidente Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio Valentina Picca Bianchi, ha illustrato la nascita del protocollo d’intesa, intervenuto con il Direttore Centrale della Polizia Anticrimine, il prefetto Francesco Messina, volto a creare nel solco della campagna dipartimentale permanente “…Questo non è amore” incisive modalità di diffusione della cultura di genere, promuovendole all’interno dei pubblici esercizi, con iniziative rivolte al personale femminile e alle clienti, al fine di incrementare livelli di sicurezza delle persone e degli stessi esercizi.
La dirigente della Divisione Anticrimine della questura dorica, Marina Pepe, ha rimarcato la centralità della prevenzione nel contrasto alla violenza di genere attraverso il ricorso alle misure a firma del questore quali: l’ammonimento per atti persecutori e per violenza domestica ma, in un’ottica di sicurezza partecipata e integrata, anche i Daspo Urbani utili per contrastare fenomeni diffusi come la mala movida e le risse tra i più giovani, come dimostrato dai dati raccolti in provincia.

Un richiamo è stato fatto anche all’importanza di un intervento competente e professionale delle Forze dell’Ordine, grazie alle linee guida del progetto ‘Scudo’ e alla possibilità di effettuare segnalazioni anonime attraverso l’app Youpol, nel quale è stata prevista un’estensione dedicata proprio per gli esercenti Fipe.
Durante la conferenza è stata portata anche una testimonianza concreta di un esercente, trovatosi ad affrontare una situazione di aggressione e molestie ai danni di una donna nel suo locale, e di come l’intervento di una dipendente che serviva al tavolo abbia fatto la differenza.
In chiusura del dibattito la presidente Picca Bianchi e il questore, hanno riaffermato la necessità che il protocollo d’intesa «sia strumento per un cambiamento culturale, soprattutto attraverso la formazione degli esercenti e l’educazione alla cultura di genere dei giovani» anticipando interventi concreti e operativi specifici, diretti agli associati e agli studenti.

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