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Charlemagne ancora campione,
sconfitto Stefano Ramundo
davanti al suo pubblico

BOXE - L'osimano Metonyekpon, per tutti 'Charly', che si allena a Castelfidardo, ha conservato il titolo italiano nella categoria superleggeri ed è ormai pronto a dare l'assalto ai titoli delle principali sigle europee e mondiali

Charlemagne Metonyekpon colpisce l’avversario Stefano Ramundo

di Antonio Bomba

Ancora campione. L’osimano Charlemagne Metonyekpon, ieri sera ha difeso con successo il titolo italiano dei superleggeri sconfiggendo l’abruzzese Stefano Ramundo al palasport di Lanciano.

Una vittoria che vale doppio quindi, perché ottenuta fuori casa e con il pubblico intento a tifare il proprio corregionale da inizio a fine match.

L’incontro, sulle 10 riprese, è giunto come si suol dire alla distanza ed è stato combattuto duramente dai due pugili dal primo all’ultimo suono del gong.

Charlemagne ha iniziato il match mostrando una netta superiorità, tanto da aggiudicarsi le prime quattro riprese. I round successivi invece hanno visto prevalere una volta l’uno e una l’altro.

Stefano Ramundo ha quindi tentato di rispondere puntualmente ai poderosi assalti di ‘Charly’, utilizzando soprattutto una combinazione di ganci e montanti che hanno messo in difficoltà l’osimano.

L’arbitro proclama ‘Charly’ vincitore

Metonyekpon, apparso più continuo e mobile dello sfidante, ha però fatto valere la sua esperienza e ha ben gestito il vantaggio iniziale, dimostrando una intelligenza pugilistica e una notevole bravura nel condurre gli attacchi variegando colpi al piccolo e grande bersaglio. Alla fine, il verdetto dei tre giudici è stato chiaro: vittoria per Charlemagne con giudizio unanime: due 97 a 93 e un 96 a 94 nei cartellini.

Con questa ennesima vittoria tricolore Metonyekpon, allenato da sempre da Andrea Gabbanelli e Daniele Marra del Time Boxing Club Castelfidardo, è pronto a salire sui ring internazionali alla conquista delle cinture europee.

Presenti alla kermesse il vicesindaco di Lanciano Danilo Ranieri e il presidente del Fpi marchigiana Luciano Romanella.

 

 

 

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