facebook rss

Gianluca Quacquarini,
presidente Anppia:
«Le Parole di La Russa sono vergognose»

ANCONA - Le dichiarazioni sono in risposta a quelle del presidente del Senato

Gianluca Quacquarini, presidente locale dell’Anppia

di Antonio Bomba

A ore di distanza dalle dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa sui fatti via Rasella, arriva la risposta del presidente della federazione Ancona e Marche dell’Anppia, l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, Gianluca Quacquarini.

«Le parole di La Russa – dichiara Quacquarini – su Via Rasella sono un atto di revisionismo senza precedenti. La seconda carica dello Stato non può confondere le vittime con i carnefici. Semplicemente vergognoso».

Ma cosa è successo di preciso? Alcuni giorni fa Ignazio La Russa commentando l’azione partigiana avvenuta per l’appunto in via Rasella, a Roma, contro i nazisti al tempo dell’occupazione della capitale, arrivò a definire quanto accaduto «Una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati, e non nazisti delle SS».

In giornata il presidente del Senato ha tuttavia chiesto scusa per le sue parole sostenendo che «Ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio. Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo. Pertanto – conclude La Russa – fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente e in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi per sentirsi offeso».

Ricordiamo che, in risposta all’azione partigiana, i tedeschi decisero di vendicarsi perpetrando il purtroppo famoso eccidio delle Fosse Ardeatine, dove vennero giustiziate sommariamente 335 persone.
E oggi in visita ad Ancona per supportare la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra Daniele Silvetti, anche il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani ha detto la sua sul tema: «Non c’è da politicizzare la resistenza né in un senso né in un altro. La resistenza e la lotta contro l’invasore è un patrimonio dell’Italia di tutti. Sono stati protagonisti i nostri militari, i partigiani cattolici, liberali, monarchici e di sinistra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X