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“Panda Raid”, l’avventura
nel deserto di Manuel e Walter:
«Emozione indescrivibile» (Video e foto)

TRA LE DISTESE di sabbia del Marocco l'avventura dei due ragazzi marchigiani nella competizione motoristica da svolgere rigorosamente a bordo del mitico modello Fiat. A due tappe dalle fine, si trovano al 154esimo posto. In gara sono rimaste 229 squadre. Le emozioni, le connessioni "ballerine" sul telefono e gli incidenti di percorso raccontati in diretta
Il video girato da Manuel in Marocco

 

di Luca Capponi 

 

«È bellissimo, è un’emozione che non so come descrivere». La connessione è scarsa, i giga sul telefono pure. D’altronde, siamo pur sempre nel deserto. Così ci si accontenta di alcune suggestive foto, un video e un breve vocale per fare il punto della situazione. E che l’avventura sia davvero speciale lo si poteva ben intuire già dalle premesse. Cinquemila chilometri da percorrere in una quindicina di giorni, di cui duemila di gara: trattasi del “Panda Raid“, la competizione che si sta svolgendo tra le distese di sabbia del Marocco, sette tappe in sette giorni tutte rigorosamente a bordo del mitico modello Fiat.

Manuel Egidi davanti al mitico Pandino

 

E tra i 300 iscritti spiccano anche loro, Manuel Egidi e Walter Lamponi (leggi qui), amici e colleghi che arrivano rispettivamente da Campofilone e Marina di Altidona e che per l’occasione hanno dato vita all’ImPandanati Racing Team. Attualmente, dopo la quinta tappa, si trovano al 154esimo posto, ma qualche giorno fa sono arrivati fino alla 95esima posizione. In gara sono rimaste 229 squadre. Anche se, come ripetuto alla vigilia, questa è una prova con se stessi. Classifiche, podi e simili hanno un peso minore.

 

«Stiamo partecipando a un evento davvero unico, come unica è l’esperienza che stiamo vivendo -conferma Manuel Egidi-. I luoghi sono stupendi, l’impatto è buono anche se la parte di gara è molto pesante e si fa sentire, inizia ad essere difficile soprattutto a bordo di una Panda. Non credevamo davvero che la macchina riuscisse a percorrere i vari tracciati in maniera così facile, non avrei mai immaginato che una Panda potesse fare certe cose a livello motoristico, non stiamo parlando di fuoristrada ma con le giuste attenzioni ci sta accompagnando alla grande. Finora, dunque, incrociando le dita, è andato tutto bene, nonostante martedì abbiamo registrato un piccolo incidente di percorso, dovuto al sole e agli sbalzi termici, ma siamo comunque riusciti a portare a termine la prima gara di regolarità utili ad avere i punteggi. I successivi controlli sanitari hanno per fortuna dato esito negativo».

 

Al termine della gara mancano dunque due tappe. Poi, sempre a bordo della mitica Panda acquistata e modificata per la speciale occasione, Manuel e Walter faranno ritorno in patria, risalendo la Spagna fino a Barcellona e, da lì, imbarcandosi alla volta dell’Italia. Una bella “scampagnata”, non c’è che dire. Per un’avventura che ricorderanno per sempre.

 

 

In Panda nel deserto, alla corsa speciale anche due ragazzi marchigiani

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