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Controlli del Nas nei locali etnici:
sanzioni e sequestri in tutta la regione.
Su 21 attività, 18 non erano in regola

SICUREZZA - I carabinieri hanno bloccato merce per un valore complessivo di circa 2mila euro mentre sono 27 le multe. Due persone denunciate per il cattivo stato in cui venivano tenuti i prodotti e 16 quelle segnalate

I carabinieri del Nas durante un controllo (Archivio)

E’ stata una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale, spesso caratterizzati dall’assenza dei requisiti merceologici e igienico-sanitari, quella messa in atto dai carabinieri del Nas anche in tutta la nostra regione.
I militari dell’Arma hanno effettuato una serie di scrupolose verifiche in tutte e cinque le province marchigiane, controllando grossisti e distributori di alimenti etnici, per accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, quindi la posizione contrattuale delle maestranze e il possesso di un’adeguata formazione professionale.

Nelle Marche, i carabinieri hanno ispezionato complessivamente 21 attività di cui 18 sono risultate non in regola. E’ stata sequestrata merce per un valore complessivo di circa 2mila euro.
Due le persone che sono state denunciate all’autorità giudiziaria perché tenevano i prodotti messi in vendita, in un cattivo stato di conservazione; mentre 16 sono i gestori di negozi etnici, segnalati alle autorità amministrative e sanitarie. Complessivamente sono state elevate 27 sanzioni per un importo totale di 23.600 euro, mentre un ristorante cinese è stato chiuso.

Nel dettaglio, ad Ancona sono state 4 le attività commerciali controllate e 10 le sanzioni. In una gastronomia etnica è stato effettuato un sequestro di 20 chilogrammi di merce che non aveva alcuna indicazione circa la sua tracciabilità. Quattro le persone che sono state segnalate all’autorità sanitaria e amministrativa.

Sono invece 8 i negozi ispezionati a Macerata con altrettante sanzioni mentre a 2 ammontano i sequestri amministrativi riguardanti alimenti privi di etichettatura, o informazioni sulla loro rintracciabilità, nonché scaduti di validità. Due gestori di negozi alimentari etnici sono stati segnalati perché tenevano i prodotti in vendita, in un cattivo stato di conservazione. Sanzionati altri 5 esercenti di altrettanti negozi. In un deposito di alimenti e bevande, gestito da un pakistano, i carabinieri hanno trovato e sequestrato 402 bottiglie da 1,5 litri ciascuna di succo alla pera, riportanti etichette non conformi poiché prive delle indicazioni obbligatorie. Per lo straniero è scattata una sanzione da 2mila euro.

Due i controlli a Fermo con un titolare sanzionato per la mancanza dei requisiti generali in materia di igiene oltre alla non corretta applicazione dei sistemi e delle procedure Haccp, segnalate all’autorità amministrativa.

Ad Ascoli, i controlli sono stati tre, a carico di due proprietari di locali etnici, sanzionati anche loro per la mancanza dei requisiti generali in materia di igiene e non corretta applicazione dei sistemi delle procedure Haccp.

Infine, a Pesaro, i controlli sono stati quattro e, tra i negozi, è finito anche un ristorante cinese dove sono stati sequestrati 20 chilogrammi di prodotti ittici privi di tracciabilità. A causa delle scarse condizioni igienico sanitarie l’attività è stata chiusa.

Complessivamente, a livello nazionale, i Nas hanno effettuato 700 ispezioni trovando irregolarità in 329 strutture, a seguito delle quali sono state segnalati oltre 300 operatori di settore e contestate 540 sanzioni amministrative, per un valore complessivo di oltre 500mila euro.

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