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Daniele Silvetti: «Non possiamo
consentire che di loro volontà alcuni
dormano sotto il cielo stellato» (Video)

LA DICHIARAZIONE arriva a seguito delle proteste di questa mattina alla Festa del Mare dei migranti in attesa di permesso organizzata assieme all'Ambasciata dei Diritti delle Marche. Costoro hanno srotolato uno striscione di protesta verso l'ordinanza anti-bivacco. Il sindaco conferma però la massima disponibilità a trovare una sistemazione a chiunque accetti di essere aiutato
Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti sull'ordinanza e sui migranti (Video: Giusy Marinelli)

La manifestazione pro migranti e ‘anti-ordinanza anti-bivacco’ andata in scena questa mattina alla Festa del Mare

di Antonio Bomba (Foto e Video di Giusy Marinelli)

Questa mattina, durante le fasi che precedono il rito del lancio della corona in Mare, momento sacro e centrale di ogni Festa del Mare, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti ha risposto alle domande dei giornalisti in merito all’ordinanza anti-degrado, anti-bivacco o pro-decoro, a seconda di come una la voglia chiamare.

L’argomento è tornato all’improvviso di imminente attualità, visto che mentre le autorità partivano in barca, un gruppo di persone si è presentato al Porto con uno striscione anti-ordinanza ma anche pro accoglienza dei migranti che fuggono dai propri paesi di origine. Nessuno scontro, nessun incidente. Solo la voglia di dire la propria in merito ad un provvedimento che a loro non è piaciuto. È stato comunque pronto l’intervento del questore di Ancona Cesare Capocasa assieme ai suoi uomini, il quale poi si è intrattenuto per diverso tempo per parlare con i rappresentanti della delegazione giunta a protestare.

A tal proposito quindi, il primo cittadino Dorico ha difeso le proprie scelte sostenendo come, secondo lui: «In questi ultimi mesi abbiamo fatto sbarcare e reso i profughi nella condizione di avere la massima e totale assistenza. È una città che tende la mano e che ha una grande attenzione verso i più poveri. Lo dimostra il fatto che con i servizi sociali manteniamo sempre e comunque un’asticella molto alta».

Silvetti arriva poi al punto centrale dell’ordinanza «È chiaro che vogliamo il rispetto delle regole però. Non possiamo che pretendere il rispetto delle regole. Quando ad alcuni profughi viene offerta la possibilità di avere un tetto e quindi di avere una sistemazione e poi puntualmente aggirano questa disponibilità per tornare a dormire sotto il cielo stellato, ebbene quella è una loro scelta che però non può essere condivisa da parte nostra. Detto questo massima attenzione e disponibilità. Io credo che certi approcci debbano essere non solo di buonsenso, sicuramente non ideologici, ma devono essere molto pratici. Ed è con quelli che si fa accoglienza non di certo con ideologia o preconcetti».

Il sindaco ha poi rimarcato ancora come «La città di Ancona, indipendentemente da chi è stata amministrata, è sempre stata accogliente disponibile e aperta. È una città che crea ponti non muri. L’ordinanza serve soltanto a dare regole certe a tutti italiani e non italiani. Le regole valgono per tutti».

Così, a conclusione, l’ordinanza «Va da sé che è riferita a poche unità di persone. E il disagio sociale che fisiologicamente ha ogni città, noi cerchiamo di contenerlo entro una soglia accettabile. Ammesso ovviamente che si possa riferire accettabile che alcune persone vogliano di loro spontanea volontà dormire sotto il cielo stellato. Questo noi non lo possiamo consentire. Vogliamo invece garantire loro un letto, una copertura sotto un tetto».

E il gesto di chi ha protestato è stato poi spiegato dall’Ambasciata dei Diritti delle Marche: «Oggi alla partenza del corteo di barche, – si legge nel comunicato – in occasione della festa del Mare 2023, i richiedenti asilo che dormono al passetto insieme all’ambasciata dei diritti hanno aperto uno striscione contro l’ordinanza antibivacco del comune di Ancona che colpisce persone che vivono in disagio e povertà. Sullo striscione c’era scritto ‘salvare dal mare e dalla strada, meno ordinanze, più accoglienza’».
Il messaggio dell’Ambasciata dei Diritti va avanti spiegando come secondo loro «La complessa situazione migratoria e dei senza fissa dimora non si risolve con ordinanze di allontanamento per garantire il pubblico decoro, ma attivando i progetti di accoglienza in modo da non costringere le persone in strada. A interloquire è intervenuto solo il questore di Ancona, mentre sindaco e assessore alla sicurezza sono rimasti in silenzio».

(In aggiornamento)

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