di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Puntare sul digitale, spingendo la promozione sui social e formando quel personale necessario e irrinunciabile per l’accoglienza turistica. Con l’aeroporto Sanzio quale hub capace di attrarre e di essere da vòlano al traffico passeggeri e merci da e per le Marche.
Un dibattito che ha spaziato dall’accoglienza all’ospitalità quello intitolato “Cultura, paesaggio, enogastronomia. Quali asset di sviluppo per il turismo maceratese” andato in scena questo pomeriggio nell’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti, primo evento di Tipicità Evo, che ha messo al centro le attività e le iniziative utili alla promozione, alla valorizzazione e allo sviluppo del turismo del territorio. A moderare l’incontro è stato il direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco, dibattito al quale hanno preso parte per la Regione Marche il presidente della II Commissione consiliare permanente Andrea Putzu, il presidente della Camera di Commercio Marche, Gino Sabatini, il direttore di Tipicità, Angelo Serri, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, l’ad di Ancona Airport, Alexander D’Orsogna, il presidente Federalberghi, Luca Giustozzi, la referente ristoratori Fipe Letizia Carducci e il responsabile marketing dello Sferisterio, Maurizio Tosoroni.
Ad aprire il convegno è stato Andrea Putzu che ha portato un messaggio di incoraggiamento e di buon auspicio agli operatori del turismo associati alla Confcommercio, assicurando il supporto della Regione e sottolineando come le Marche debbano fare dell’eccellenza il loro punto di forza, partendo proprio dalla qualità delle strutture ricettive. «Collegare la regione col resto d’Italia è stato uno dei primi passi fatti dal presidente Acquaroli – ha rimarcato Putzu – che ha ottenuto quella continuità territoriale che ha consentito al nostro aeroporto di avere voli diretti per Milano, Roma e Napoli che rappresentano poi hub per collegare la nostra regione al mondo. Sulla valorizzazione della ricettività ricordo i fondi Poc per il turismo destinati sia a nuove strutture alberghiere che a ristrutturare le esistenti. Sulle infrastrutture viarie si sta lavorando molto per facilitare i turisti a raggiungere i nostri territori».
Il sindaco di Macerata e presidente della Provincia Sandro Parcaroli ha ribadito l’importanza del progetto MaMa Tourism Rebuild quale strumento per valorizzare l’accoglienza turistica nel Maceratese ed è intervenuto raccontando anche il grande impegno che hanno messo in campo tutti i comuni della provincia per recuperare le infrastrutture e i contenitori turistici per ripartire in questo territorio, portando l’importante esempio della riapertura sabato prossimo del teatro di Caldarola. «Dobbiamo portare ovunque la rete, la nuova tecnologia – ha detto Parcaroli – perché i nostri territori sono ambitissimi soprattutto dagli stranieri che vogliono venire e stabilirsi nel Maceratese di cui apprezzano l’accoglienza, le bellezze paesaggistiche ed artistiche. Ma bisogna che gli mettiamo a disposizioni servizi materiali e immateriali all’altezza».
Nel corso dei saluti istituzionali Gino Sabatini, presidente della Cciaa delle Marche, e Angelo Serri, direttore di Tipicità, hanno voluto ricordare il loro contributo alla crescita del settore auspicando una spinta qualitativa in grado di attrarre nuovi flussi turistici. «Per cultura, mare, buon rapporto qualità-prezzo – ha detto Sabatini – la nostra regione è molto attrattiva. Un turista su due ci sceglie su internet ed apprezza le bellezze del territorio, il mare, i borghi, la natura, l’enogastronomia ed i prodotti tipici. Tanti turisti si dedicano allo shopping privilegiando l’artigianato artistico. Dai report che abbiamo c’è un’ampia soddisfazione di chi viene in vacanza nelle Marche. Bisogna unicamente migliorare sulle informazioni turistiche che segnalano dei deficit mentre si deve puntare ancor più sul turismo di ritorno, un progetto che può decollare proprio grazie all’aeroporto Sanzio».
Polacco ha sottolineato poi come il 25% della spesa del turista sia in strutture alberghiere ma il resto viene lasciato sul territorio visitato. «Rilanciare il brand del territorio e del turismo maceratese attraverso gli strumenti digitali che possono aiutare a far conoscere enogastronomia, cultura e natura di questa provincia in tutto il mondo – ha ribadito Luca Giustozzi – le Marche sono in piena esplosione siamo riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale. C’è però un grande problema di mancanza di personale, soprattutto nel nostro settore. Il nostro è un lavoro che comporta sacrifici, ma è molto gratificante. Serve sicuramente un investimento in più sulla formazione che porti conoscenza del territorio e dei prodotti locali da chi lavora nel nostro settore. Oltre che allestire strutture moderne, sostenibili, appetibili ad una clientela nordeuropea o americana che chiede questo».
Letizia Carducci ha descritto come è nata la certificazione stg per i vincisgrassi alla maceratese, portando un esempio chiaro e concreto di come la ristorazione e l’enogastronomia possono generare ricchezza per il territorio, portare valore e raccontarne la storia. «E’ un progetto partito su richiesta degli stessi turisti – ha ricordato – ed oggi molte persone ci telefonano prima di venire per sapere se c’è questo piatto nel menù. Vincisgrassi che sono stati inseriti anche tra le dieci cose da fare per chi viene a Macerata. Un piatto che mette in rete il territorio».
Particolarmente interessante l’intervento di Alexander D’Orsogna, amministratore delegato Ancona Airport, che ha parlato dei nuovi collegamenti aerei, da e per lo scalo marchigiano, utili a favorire la crescita turistica nella nostra regione e sui quali nei prossimi anni si potranno fare sempre più previsioni mirate all’incoming. «Abbiamo un aeroporto nelle Marche che sta diventando sempre più decisivo per la regione –ha detto l’ad – che adesso può aprirsi e volare nel mondo. Faccio l’esempio della tratta per Parigi che ha un riempimento del 98% in arrivo e partenza. Ma il Sanzio vuole puntare molto anche sul trasporto merci e puntiamo, con l’arrivo di Amazon a Jesi, ad arrivare ad essere il quinto aeroporto italiano cargo. Puntiamo molto a sviluppare il trasporto passeggeri nel 2024 con nuove tratte ed a trasformare il Sanzio in qualcosa di più di un aeroporto. Ne ha tutte le caratteristiche tecniche e di spazi per essere un hub che sviluppi anche attività extra aviazione».
Ha concluso il convegno il responsabile marketing dello Sferisterio Maurizio Tosoroni, che ha delineato le prospettive dell’arena in qualità di asset culturale del territorio. L’obiettivo è quello di creare dei flussi estivi di turismo non solo di tipo balneare ma legato anche alla cultura e all’entroterra maceratese, grazie anche alla stagione lirica che a sua volta potrà sicuramente arricchire anche l’offerta balneare della costa andando ad integrare il ventaglio di eventi e servizi proposti ai visitatori della riviera adriatica.
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