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Sant’Emidio con la marijuana,
una pubblicità scatena la polemica

ASCOLI - Utilizzata per promuovere un prodotto a base di cannabis light di un distributore automatico, vede il Patrono intento a maneggiare alcune piantine. Tra i primi a definirla sacrilega, il senatore ed ex sindaco Guido Castelli. Ma non tutti sono d'accordo

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L’immagine postata da Castelli che raffigura il Santo in versione cannabis

Sant’Emidio con la cannabis, scoppia la polemica. E’ quanto sta succedendo ad Ascoli, dove il santo patrono è finito in una locandina promozionale di un prodotto di cannabis light. Nell’immagine, che sta facendo discutere non poco il web, lo si vede infatti intento a maneggiare alcune piantine di marijuana. Inconfondibile la sua sagoma, così come quella di Piazza del Popolo alle spalle. Offensiva e blasfema secondo alcuni, niente altro che un’immagine pubblicitaria, magari un po’ forte, per altri. Sì, perché il disegno, che porta la firma di Lorenzo Drustico, è stato utilizzato per pubblicizzare su un distributore automatico un tipo di prodotto a base di cannabidiolo (Cbd), la cosiddetta cannabis light venduta in farmacia o negli smart shop a seconda delle concentrazioni di Cbd, e sulle cui modalità di diffusione sono in corso confronti, dibattiti e inevitabili polemiche tra pro e contro.

Uno dei primi ad accorgersi della pubblicità sui generis è stato il senatore ed ex sindaco di Ascoli Guido Castelli(Fratelli d’Italia), che sui social non ha utilizzato mezze misure: «Un vecchio detto recita: “Scherza coi fanti ma lascia stare i Santi”. È la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho visto questa immagine sacrilega ideata per promuovere la vendita di prodotti a base di cannabis. Il Santo è Sant’Emidio, patrono di Ascoli e protettore dai terremoti. Vederlo strumentalizzato in questo modo mi conferma che la cannabis è molto pericolosa perché, annebbiando il cervello, fa perdere il senso della realtà e della misura. Spero che in un momento di lucidità gli autori di questa iniziativa ci ripensino e lascino in pace Sant’Emidio, togliendo l’immagine».

E già i commenti sotto al post di Castelli lasciano capire quanto l’argomento sia divisivo. “Voi state al medioevo, paesi più civili del nostro hanno legalizzato le così dette droghe leggere”, “Ma prendere in considerazione una eventuale azione nei confronti dei dissacranti?”, questo il tono della discussione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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