facebook rss

Si taglia le dita dei piedi con un frullino
poi esce di casa e cammina per la città:
26enne soccorso al Pincio

ANCONA - L'allarme è scattato lungo via Marini, quando è stato notato un giovane che barcollava, lasciando dietro di sé delle impronte di sangue. Sul posto 118, Volanti e Scientifica

Gli agenti delle Volanti e la Scientifica in via Marini

di Alberto Bignami

L’allarme è scattato ieri mattina quando, intorno alle 10, un ragazzo è stato notato camminare, barcollando, vestito di pantaloni e t-shirt, lungo via Marini.
Il giovane, un anconetano di 26 anni, aveva lasciato dietro di sé, lungo il marciapiede, alcune impronte di sangue che avevano fatto pensare al peggio.
E’ per questo che un residente, notata la cosa e spaventato, ha subito chiamato il 112. Sul posto è intervenuta un’ambulanza con una Volante ma del giovane non vi era alcuna traccia. Il ragazzo si era infatti allontanato. A terra, però, si notava il sangue.
Il giro di perlustrazione da parte della polizia è dunque proseguito tanto che il giovane, infatti, è stato trovato poco dopo nei pressi del parco del Pincio, a Borgo Rodi, spossato e a terra.
I poliziotti lo hanno subito raggiunto, richiedendo nuovamente l’intervento di un’ambulanza e dell’automedica.
Accorso il personale del 118, inizialmente si pensava ad un malore ma è qui che il ragazzo ha fatto una rivelazione shock, riferendo di sentirsi poco bene perché non aveva più le dieci dita dei piedi e che questo era il motivo per il quale lasciava le impronte dietro di sé.
E’ a questo punto che il personale sanitario gli ha tolto con estrema accuratezza le scarpe affinché, insieme ai poliziotti, potessero realmente capire cosa stava accadendo per poi riscontrare che effettivamente le dita di entrambi i piedi erano state tutte mutilate.

A questo punto il ragazzo è stato accompagnato d’urgenza al pronto soccorso di Torrette dove i medici, una volta trasferito in sala operatoria, hanno provveduto a suturare le ferite.
Contemporaneamente, si è cercato anche di ricostruire la vicenda e di trovare le dita per tentare poi anche un intervento di chirurgia plastica.
Stando a un primo racconto, il giovane sembra che avesse riferito di aver trascorso la notte tra venerdì e sabato a lavorare in una ditta fuori provincia, dove doveva scaricare delle lastre di vetro. Una di queste, gli sarebbe caduta sui piedi, e lo avrebbe così ferito.
La versione però non reggeva. Quei tagli erano infatti troppo precisi e una lastra di vetro non poteva avergli tranciato le dita, senza tagliargli anche la punta delle scarpe.
I poliziotti hanno quindi deciso di ripercorrere la strada fatta a piedi dal giovane, un ragazzo con disagi psichici, che viveva da solo in casa. Entrati nell’abitazione e trovando sangue ovunque, il quadro si è fatto chiaro: il 26enne si era provocato le mutilazioni da solo, utilizzando un frullino. Dopo questo gesto, che è stato accertato essere stato autolesionistico, si è messo le scarpe ed è uscito per poi gettare l’attrezzo da lavoro in strada. Frullino che è stato poi rinvenuto e prelevato dagli agenti della Scientifica.
Compito degli investigatori è stato anche quello di cercare le dita affinché, una volta trovate, potessero essere portate ai chirurghi di Torrette. Purtroppo, sono state rinvenute nel bidone dell’immondizia vicino al portone di casa ed erano talmente rovinate da non poter essere utili ai medici.
Intanto, della vicenda si è interessata anche la procura per comprendere se il giovane fosse seguito o meno anche da qualche struttura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X