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«Al porto è stato fatto qualcosa
per ridurre l’inquinamento dell’aria?»

LA DOMANDA è rivolta a Comune, Regione, Adsp e Arpam e arriva dal Comitato Porto-Città

Porto e città di Ancona visti dal mare

di Antonio Bomba

Passano i giorni e scorrono i mesi, ma la questione porto e qualità dell’aria in città resta centrale. In attesa che il Vas del ministero competente chiarisca quanto e come il banchinamento del molo Clementino impatterebbe sulla nostra salute, la questione era e resta aperta.

E così, il comitato Porto-Città ha reso noto di aver chiesto specifiche informazioni a Comune, Regione, presidente dell’Autorità Di Sistema Portuale e All’Arpam «in merito alle azioni da loro attivate per mitigare l’inquinamento dell’aria». Un punto che a loro modo di vedere, era e resta «indispensabile per diminuire le malattie respiratorie e cardiovascolari che causano 110 morti all’anno». Numeri impressionanti ma che sono emersi e riportati «nello studio epidemiologico sugli effetti sanitari dovuti ad esposizione a lungo termine della popolazione di Ancona ad inquinamento atmosferico all’interno del Progetto Inquinamento Atmosferico (meglio noto come Pia, ndr) coordinato dal Professor Floriano Bonifazi e presentato agli enti committenti: Comune di Ancona, Regione Marche e Autorità Portuale nel novembre 2021».

La protesta del Comitato Porto Città, lo scorso 30 ottobre

Ad ogni modo il Cpc prosegue sottolineando come, secondo loro: «A seguito delle ripetute denunce fatte dal Comitato e davanti ai documenti ufficiali ben conosciuti da codeste Autorità» una eventuale «omissione del dovuto intervento a difesa del diritto costituzionale alla salute dei cittadini» equivarrebbe «a una colpevole partecipazione» arrivando a paventare «assunzioni di responsabilità che il Comitato non potrà che evidenziare alle autorità giudiziarie competenti».

Dopodiché, entrando nello specifico del molo Clementino e del suo possibile banchinamento, Il Porto-Città arriva a ipotizzare che gli enti sovra indicati potrebbero aver omesso le seguenti azioni: «La mancata presentazione dello studio epidemiologico sugli effetti sanitari dovuti ad esposizione a lungo termine della popolazione di Ancona ad inquinamento atmosferico al momento della presentazione dello Studio Ambientale Preliminare (Sapi, ndr) per ottenere il Vas (Valutazione Ambientale Strategica, ndr) al banchinamento del molo Clementino. Con i dati del Pia, relativamente ai morti accertati per l’inquinamento, il parere alla realizzazione dell’opera sarebbe stato negativo».

E poi «l’Arpam» con «la stazione di monitoraggio della Cittadella che non rileva correttamente i valori di No2 e Pm10» e che sempre secondo lo avrebbe dovuto fare un miglior «monitoraggio dell’aria che respiriamo, perché viene meno al compito della corretta rilevazione e informazione ai cittadini». Critiche sono rivolte anche all’Autorità di Sistema Portuale: «L’Adsp nel recentissimo Documento di Pianificazione Strategica del Sistema portuale, inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’approvazione, continua a prevedere un aumento di attività produttive in ambito portuale che – è sempre il Comitato ad esprimere la propria opinione – peggioreranno i livelli attuali se contestualmente» auspicando al contempo «il decollo del trasporto merci con ferrovia e l’allontanamento del traffico di tir e di veicoli lungo l’arco portuale storico a ridosso della città, oltre alla possibilità di generare in porto energia da fonti rinnovabili per elettrificare anche tutte le banchine».

Meno di un mese fa, nella sala consiliare di Palazzo del Popolo, sempre il comitato Porto Città aveva tenuto una pubblica assemblea per portare a conoscenza della cittadinanza tutti i rischi connessi che un nuovo attracco per i traghetti a lato della Fincantieri avrebbe per loro portato. A intervenire furono sia il Professor Bonifazi che il sindaco della città Daniele Silvetti.

Quest’ultimo, sin dalla campagna elettorale di primavera, si era detto contrario al banchinamento proprio per motivi di salute dei cittadini anconetani, tanto da nominare lo stesso professor Bonifazi come suo consulente sul tema. Silvetti però ha anche sempre affermato più volte che il banchinamento del molo Clementino non è un «no politico o ideologico» e che se e quando ulteriori analisi dovessero dimostrare dati positivi relativamente all’inquinamento dell’aria, allora non vi sarebbero problemi.

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