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«Senza reddito di cittadinanza i servizi
sociali rischiano il collasso,
fate vostra la nostra mozione»

ANCONA - Appello del Movimento 5 Stelle di Ancona ai consiglieri e al sindaco stesso affinché si facciano carico del problema Rdc con il governo

La mensa del povero, pronta a ospitare chiunque ne abbia bisogno

di Antonio Bomba

Una mozione messa a disposizione di tutti i consiglieri comunali. Poco importa se di maggioranza o di opposizione. Basta che qualcuno l’accolga e si faccia portatore del problema in assise. L’oggetto è il reddito di cittadinanza e chi, dal 2024, resterà senza andando a gravare sui già oberati servizi sociali.

L’idea è del gruppo territoriale di Ancona del Movimento 5 Stelle che venerdì, nella propria sede di via Raffaello Sanzio, ha tenuto un incontro per parlare di questo e altro, a testimonianza di come, nonostante non abbia rappresentanti in assemblea, sia più vivo che mai e capace di adattarsi ai tempi.

Tornando all’appello, il M5S fa sapere che «è già stato inviato a tutte le forze politiche e al sindaco» e abbraccia quanto fatto dagli altri Gt in tutta Italia negli altri comuni. Come detto la proposta, in termine tecnico mozione «viene messa a disposizione di tutti i rappresentanti del Consiglio comunale affinché possano presentarla come atto politico concreto a favore della dignità di tutti i cittadini di Ancona e del comune stesso».

Il Gruppo Territoriale di Ancona del Movimento 5 Stelle

«Sì è apolitica. L’abrogazione – spiega Lorella Schiavoni – l’abrogazione del reddito di cittadinanza dal 2024 interessa alla maggioranza come all’opposizione e soprattutto al sindaco». Questo perché «con le drastiche riduzioni attuate e l’imminente abolizione dell’Rdc, i cittadini si sono riversati a chiedere aiuto ai servizi sociali del proprio comune di appartenenza. E questi faticano a soddisfare le richieste che giungono. Il problema è stato segnalato anche dall’Anci. Vi sono testimonianze da tutta Italia. Occorre quindi che chi di dovere segnali il problema all’attuale governo e che quest’ultimo faccia qualcosa in merito». Nelle Marche sono stimati 18mila percettori, di cui 1.800 ad Ancona e provincia.

L’incontro è stato tuttavia utile per presentare ufficialmente l’organigramma del gruppo territoriale: la rappresentante è Lorella Schiavoni, già consigliera comunale. La vice Donatella Baglioni. I 3 referenti, come prevede il regolamento M5S sono invece Francesco Prosperi (Formazione), Federico Giampieri (Giovani) e Leonardo De Marco (Progetti). A coadiuvare ci saranno anche Graziella Molinari (Comunicazione) e Nahid Nazmul per il gruppo Internazionale. Una novità assoluta quest’ultima, a quanto pare unica in tutta Italia.

«Andiamo fieri di questa nuova organizzazione – è sempre Schiavoni a commentare – che mira a portare avanti tutti i temi di buona politica a noi cari come il reddito di cittadinanza e il salario minimo che hanno l’obiettivo di combattere la povertà assoluta e a dare dignità a tutti».

Schiavoni, come giudica questi primi 6 mesi da sindaco di Daniele Silvetti e della sua giunta?

«È presto per identificare per bene il loro operato. Per ora la loro politica è stata rivolta principalmente agli eventi. È sempre bello fare feste, cantare e ballare. Ma ci sono anche problemi. Come per l’appunto tutte le persone che resteranno senza reddito di cittadinanza. Ritengo pertanto che serviranno almeno altri 6 mesi per esprimere un giudizio sull’operato di Silvetti e della sua giunta. Un qualcosa di positivo però è stato mettere Ivano Caglioti al comando della polizia Locale».

E l’opposizione? Come la giudica?

«Fino ad ora non ne ho vista tanta di opposizione. Forse, un po’, devono anche imparare a farla essendo sempre stati in maggioranza. Che poi è anche il problema».

Sarebbe a dire?

«Che fino all’altro giorno c’erano loro (il centrosinistra, ndr) ad amministrare la città. Andrebbero quindi a toccare, a criticare, le cose fatte da loro stessi».

E per il Movimento 5 Stelle di Ancona? Quanto è difficile fare politica fuori dal consiglio comunale?

«Ci stiamo riorganizzando con la creazione di vari gruppi di lavoro per poi portare comunque i problemi e le rimostranze comunque in assemblea. Quello di oggi (la mozione sul reddito di cittadinanza, ndr) ne è un esempio».

C’è altro?

«Dobbiamo tornare il più possibile sul territorio e ascoltare le persone. Soprattutto quelle che cercano dignità. Faremo sempre più banchetti e creeremo eventi di interesse legati a particolari iniziative e problematiche. Pensiamo al ‘no’ al banchinamento del molo Clementino, alla stazione marittima. C’è tanta carne al fuoco».

Conferma tutto il coordinatore provinciale Sergio Romagnoli che prima pone in risalto l’importanza dei gruppi territoriali come utile strumento di riorganizzazione interna. E poi, allargando il discorso al campo provinciale, vede due parole chiave: «sana politica».

Perché «il tempo degli inciuci – inizia a spiegare – è bello e che finito. Occorre confrontarsi su programmi e temi comuni ed è questo che stiamo facendo con le altre forze politiche progressiste e ambientaliste, sulla linea di quel che sta facendo il presidente Giuseppe Conte a livello nazionale».

Il Movimento 5 Stelle di Ancona al Duomo

E come sta andando?

«I colloqui sono quantomai positivi. Pur restando ognuno con la propria identità, quando si parla di temi e programmi da condividere è molto più facile adottare una politica vera, sana, capace di riportare la gente a votare. Perché se ormai meno della metà degli italiani non va più alle urne è per colpa dei cattivi esempi offerti. Con litigi e incomprensioni non si va da nessuna parte».

Oltretutto il voto al momento propende sempre a centrodestra.

«Chi va votare sì, al momento preferisce il centrodestra. Però non rappresentano assolutamente la maggioranza assoluta del paese, ma solo una parte. Inoltre molti stanno aprendo gli occhi su come si stanno comportando. Tuttavia – conclude – è bene guardare prima verso di noi e non verso gli altri. Concentriamoci pertanto sui cittadini e la dignità di tutti».

Da sinistra il coordinatore provinciale Sergio Romagnoli e la referente del Gruppo Territoriale di Ancona Lorella Schiavoni (Foto tratta dal gruppo Facebook del M5S di Ancona)

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