Da sinistra Giacomo Petrelli (Pd) e il sindaco Daniele Silvetti
di Antonio Bomba
Che a rendere movimentate le sedute del consiglio comunale molto spesso sia il consigliere Giacomo Petrelli ve lo avevamo già raccontato. E quella di questa mattina non ha fatto eccezione. Ad adirarsi questa volta è stato nientemeno che il sindaco Daniele Silvetti, il quale è intervenuto ufficialmente per dargli una serie di «consigli non richiesti». Un’autentica ramanzina sui comportamenti secondo lui da tenere in consiglio comunale e nel mondo della politica in generale e che ha scatenato la risposta di Susanna Dini (capogruppo del Pd a cui Petrelli appartiene e chiamata in causa dal primo cittadino stesso in uno dei suoi passaggi) finché dopo una decina di minuti non ha ripreso le briglie dell’assemblea il presidente Simone Pizzi al grido di: «La misura è colma da adesso basta».
Per la precisione le schermaglie sono state 2 E ben distinte, seppur avvenute entrambe durante la fase delle interrogazioni urgenti e l’una sia legata all’altra.
Giusto pertanto andare con ordine e iniziare dalla domanda che Petrelli ha posto al vicesindaco e assessore alla sicurezza Giovanni Zinni: «Tramite comunicato stampa avete posto in risalto come la squadra antidegrado abbia allontanato da corso Garibaldi due senzatetto che chiedevano l’elemosina. Cosa intendete? Sulla base di quale norma? Dove sono stati mandati?». «La questione – è stata la risposta di Zinni – purtroppo non è politica perché la polizia Locale ha ritenuto opportuno sanzionarle e allontanarle in quanto queste 2 persone chiedevano ripetutamente l’elemosina ai cittadini, infastidendoli. Non è un’iniziativa di tipo politico – ripete -, abbiamo solo riportato quanto ha svolto la squadra antidegrado. Non commento altro o sarebbe un’interferenza da parte mia sul loro lavoro. Per ulteriori lumi può chiedere alla polizia Locale stessa».
«Non sono per niente soddisfatto – ha replicato Petrelli – della risposta. Questa è politica. Queste cose – accentua – accadono per via delle scelte fatte. L’ordinanza anti bivacco non è stata rinnovata in quanto il problema non sussisteva più a detta del sindaco. Ed eccoci ancora con i senzatetto. Il problema esiste e va affrontato in un’ottica più umana – è il suo punto di vista – perché un fenomeno del genere non lo si risolve così». Petrelli però aggiunge: «Forse vi è sfuggito il concetto che il Natale non è la festa della Repubblica o degli abeti giù per il Corso. È la festa di Gesù che è nato povero tra i poveri. E voi vicino al presepio avete cacciato delle persone povere e fragili. Forse – ipotizza – vi rovinavano la scenografia. Una grave incoerenza rispetto ai valori cristiani che sbandierate a ogni occasione. State combattendo i poveri – accusa – alimentando la cultura dello scarto delle persone e ci andate fieri».
Zinni non ci sta e fuori microfono risponde qualcosa a Petrelli. Quest’ultimo invece lo accende e dichiara «Ai fini della registrazione l’assessore non poteva parlare». L’intervento scatena la prima pronta reazione del presidente Pizzi che interviene per ammonire: «Né l’assessore né lei eravate autorizzati a parlare. E “Ai fini della registrazione” lo dico io da presidente. La invito a rispettare le regole dell’aula».
Il tempo d’altre 2 interrogazioni comunali e il problema si ripropone. Petrelli prende parola e sostiene che il sindaco Silvetti, nel battibecco con Zinni, gli abbia ripetuto più volte «parli a vanvera, parli a vanvera». «Non chiedo trattamenti di favore – esclama il consigliere Dem – ma solo rispetto. Siccome non è la prima volta che simili cose accadono verso di me, chiedo rispetto».
Silvetti ha così chiesto parola, essendo stato tirato in causa: «Chiedo al suo capogruppo (Susanna Dini, ndr) di prendere posizione perché stiamo andando oltre ogni limite di decenza. Se io mi fossi permesso alla sua età, dopo 6 mesi di consiglio comunale… sempre con questo modo così supponente, non la aiuta a crescere. È un consiglio non richiesto – lo afferma il sindaco in persona e lo ripeterà più volte nel corso del suo intervento – che le do in modo spassionato. Se ai miei tempi mi fossi permesso di comportarmi come si comporta lei con chi sta in giunta il mio capogruppo mi avrebbe preso per un orecchio». Accade altro e Silvetti rincara la dose: «Ecco vede – fa notare a Petrelli – lei adesso sta ridendo di fronte al fatto che il sindaco le sta rispondendo. E non le fa onore questo modo irriverente di fare. Glielo dico per il suo futuro politico. È un consiglio che le do in modo spassionato. Non richiesto ma mi sentivo di darglielo da persona che ha qualche anno più di lei in quest’aula e in politica».
Il primo cittadino torna poi sull’interrogazione urgente di prima: «Se prima fosse stato interessato alla risposta del vicesindaco, lo avrebbe ascoltato e invece lei non voleva, voleva fare solo lo show. Questo non aiuta i cittadini a capire bene come funziona la macchina comunale e quali sono i suoi contenuti».
Petrelli prova a intervenire nuovamente, mentre dal centrodestra parte addirittura qualche applauso. Possiamo immaginare per l’intervento del sindaco.
Riesce invece a intervenire Susanna Dini, in quanto chiamata in causa: «Non ero in consiglio comunale quando c’era lei all’opposizione signor sindaco, ma le posso assicurare che nei 10 anni di Mancinelli da certa gente, oggi assessori, si è visto e sentito di peggio. Dopodiché – aggiunge – non credo che l’aula del consiglio comunale sia da ‘consigli non richiesti’». Pertanto per la capogruppo del Pd: «La cosa successa oggi è gravissima. E secondo lei Pizzi non doveva permetterla».
Petrelli prova ancora a intervenire, ma niente. Pizzi è costretto a imporsi per ribadire che «Io tengo molto a quest’aula. Ho sempre garantito il rispetto bipartizan per i consiglieri di maggioranza e opposizione. Io però ho l’impressione che qui non si fa politica, ma si fanno tecnicismi da tutte le parti». Passa poi alla spiegazione dell’attuale fase storica: «Vi sono due forze, una di maggioranza e una di opposizione che si sono invertite. È chiaro che serva un periodo in cui va cercato un equilibrio. Questo periodo per quanto riguarda la presidenza da oggi termina e verrà applicato il regolamento alla lettera e il regolamento è molto restrittivo». Questo a tutela dei presenti ma «anche e soprattutto nel rispetto dei cittadini di Ancona che ci guardano e ci hanno votato. L’aula va rispettata dalla maggioranza come dall’opposizione. Il rispetto per i cittadini parte da qua dentro. Se noi non capiamo e non rispettiamo la loro scelta, sancita dalle urne… a voi il ruolo di fare». Infine a Dini che continuava a dargli suggerimenti: «Consigliera oggi lei non fa più il presidente del consiglio. Oggi sono io. Se avete da contestare scrivete al prefetto e agli organi competenti. Mi sta bene, fate pure. Ma non voglio più imbeccate su come mi devo comportare».
Successivamente, tramite comunicato stampa, il gruppo del Partito Democratico «esprime il pieno sostegno al consigliere Petrelli ritenendo le parole del Sindaco offensive per la persona e per il ruolo che ricopre. Non c’è mai stata mancanza di rispetto da parte del consigliere che ha agito in perfetta linea con il mandato che ha ricevuto dal voto popolare e nel rispetto del regolamento dei lavori del Consiglio».
Smorza invece toni e polemiche Silvetti: «L’ho convocato nel mio ufficio e gli ho spiegato diverse cose. Ha dimostrato di aver capito e per me la questione finisce qua».
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