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Angelo Bonelli dei Verdi interroga
il ministro Gilberto Pichetto Fratin
sul banchinamento del molo Clementino

ANCONA - L'onorevole ha già presentato l'atto nella specifica commissione della camera dei deputati. La questione è stata resa nota nei giorni scorsi dal gruppo locale di Ev

 

In piedi Roberto Rubegni, seduto Lanfranco Giacchetti

di Antonio Bomba

Un’interrogazione urgente per ribadire il no al banchinamento del molo Clementino. È questa l’iniziativa di cui l’onorevole Angelo Bonelli, leader nazionale di Europa Verde, si è fatto promotore, indirizzandola al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Frattin.

Per parlarne e rendere noti i contenuti, il gruppo locale di Ev martedì scorso ha tenuto un incontro da Fogola-Fagola ai portici di piazza Cavour.

Il documento è stato presentato da Bonelli lo scorso 28 novembre presso la commissione Ambiente della camera dei Deputati. L’interrogazione in questione prevede da parte del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica una risposta scritta. Europa Verde, da sempre contrari all’opera, chiedono in sostanza a Pichetto Fratin di «valutare la non compatibilità ambientale del progetto di banchinamento del Molo Clementino».

I co-portavoce locali Caterina Di Bitonto e Lanfranco Giacchetti in coro sottolineano come «Quello di Bonelli rappresenta il primo atto concreto per sbrogliare la matassa poiché sia Comune che Regione (il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha espresso la sua contrarietà al banchinamento, ndr) si dichiarano contrari all’opera, in antitesi con l’Autorità Portuale, anche se tutti alla fine hanno detto che si atterranno al parere del Ministero».

Bonelli pertanto ha deciso di interrogare il ministro «per sapere se egli risulta a conoscenza dei fatti richiamati in premessa, se la realizzazione dell’intervento sia stato sottoposto alla procedura di screening ambientale ai fini della valutazione di incidenza e se, alla luce delle evidenti criticità del progetto in questione, il Ministro non reputi di assumere ogni iniziativa di propria competenza perché sia valutata la non compatibilità ambientale del progetto per la realizzazione del banchinamento del fronte esterno del Molo Clementino del porto di Ancona».

In piedi Patrizia Santoncini, dietro di lei Carlo Maria Pesaresi

Di Bitonto ha proseguito esaltando «la linearità del comportamento dei Verdi che sin dalla Campagna elettorale con il proprio candidato a sindaco (Roberto Rubegni, ndr) hanno sempre dichiarato la propria contrarietà all’opera cosi progettata, poiché rischiosa per la salute dei cittadini, lesiva degli equilibri ambientali del porto e non rispettosa delle bellezze storico architettoniche esistenti nel luogo».

Rubegni, quando è stato il suo turno, ha integrato il discorso dei colleghi ponendo al centro del suo discorso come serva «un lavoro comune per costruire uno sviluppo sostenibile del Porto legato alle valutazioni indicate nel Pia del Professor Floriano Bonifazi viene sottolineato da Roberto. Nel Pia – va avanti – si capisce chiaramente la necessità di rendere lo sviluppo del porto sostenibile con la città di Ancona.

Patrizia Santoncini in rappresentanza del comitato Porto-Città ha invece aggiunto che secondo lei vi è la necessità di «fermarne la realizzazione viste le grandi criticità rispetto alla salute dei cittadini evidenziate dalla rappresentante», mentre Maurizio Sebastiani del coordinamento associazioni ambientaliste ha tenuto a evidenziare come sia per lui una necessità «ridiscutere la localizzazione del nuovo molo di attracco per garantire uno sviluppo compatibile del Porto»

Decine i presenti nonostante il maltempo, tra cui, oltre alle personalità già elencate, anche Pierfrancesco Corvino Co-portavoce Provinciale e il consigliere comunale di Ancona Diamoci del Noi Carlo Maria Pesaresi.

Caterina Di Bitonto, Europa Verde

Da sinistra Roberto Rubegni, Angelo Bonelli e Caterina Di Bitonto. L’onorevole venne ad Ancona a sostenere la candidatura a sindaco di Rubegni nell’aprile scorso

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