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«Piste di ghiaccio? Consumi spropositati»
Legambiente bacchetta i Comuni

MONITO - Gli ambientalisti criticano la scelta di tanti comuni marchigiani di puntare su questa iniziativa per le festività natalizie: «Consumi di acqua, elettricità e soldi che contrastano con la lotta al riscaldamento globale»

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La pista di ghiaccio in piazza Mazzini a Macerata

Come si coniuga l’installazione di piste di ghiaccio per le festività natalizie con l’attuazione di buone pratiche per contrastare il surriscaldamento che sta emergendo a livello mondiale? Se lo chiede Legambiente Marche, che inchioda i tanti comuni, a partire dai capoluoghi di provincia, alle proprie responsabilità.

pista-ghiaccio-piazza-mazzini-1-325x244«Visti i normali consumi standard di 3kwh/m2/giorno di una pista media della superficie di 200 metri quadrati, è facile immaginare elevati consumi di acqua, energia e quindi anche discreti costi economici – evidenziano gli ambientalisti – le piste di ghiaccio sono solo un piccolo contributo sul fronte delle emissioni di gas serra, ma sono allo stesso tempo una dimostrazione di scarsa attenzione a quanto sta accadendo sul nostro territorio, con i cambiamenti climatici di cui subiamo costantemente le conseguenze, dovremmo dimostrare capacità di adattamento, modificando alcune abitudini, come quelle di pattinare sul ghiaccio nei centri storici della città. La riflessione è necessaria perché anche in questo caso, cambiare un’abitudine non implica una rinuncia, le alternative ci sono e sono meno impattanti dal punto di vista dei consumi energetici e dello spreco di acqua».

L’associazione conclude invitando amministratori e cittadini a fare la loro parte per rendere onore alla celebrazione più importante della nostra cultura: «Anche nelle parole di papa Francesco c’è stato un appello ad avere cura del pianeta e quindi sta anche alle azioni individuali dimostrarlo, soprattutto in ricorrenze come queste», conclude Legambiente. Un monito che è arrivato ieri, proprio alla vigilia dell’inaugurazione di tante piste di pattinaggio sul ghiaccio.

A ruota dell’intervento di Legambiente, poi, arriva anche quello di Dipende da noi. «In un mese, ogni pista di pattinaggio sul ghiaccio artificiale consuma mediamente 19.900 litri di acqua, 18.000 kWh di energia elettrica ed emette 5,52 tonnellate di CO2 nell’atmosfera – sottolineano Roberto Mancini e Paola Petrucci, coordinatori regionali del partito – a Macerata la pista di pattinaggio non si è potuta inaugurare perché era troppo caldo e non si è riuscito a formare il primo strato di ghiaccio. Stiamo sforando 1,5°C di riscaldamento medio globale, non possiamo stare così scollegati da ciò che accade all’intero pianeta, non possiamo immaginarci un’isola felice ed intoccabile anche se è Natale. Alternative? I pattini in linea o a rotelle, ormai tornati di moda. Si possono creare piste in ogni piazza, mettere delle recinzioni in sicurezza, accendere musica, affittare pattini, caschetti e il gioco è fatto. Insegniamo ai bambini che il ghiaccio e la neve sono in montagna. Il movimento Dipende da Noi chiede alle amministrazioni comunali delle Marche di approfittare delle vacanze natalizie per dimostrare che il divertimento, la socialità e il commercio non passano necessariamente attraverso iniziative con danni pesanti agli equilibri della Natura. Perché ogni città possa avere uno sguardo verso il mondo intero».

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